“Chi giocherà al fianco di Quagliarella in attacco?”. Prima delle ultime partite, i tifosi del Toro si sono spesso posti questa domanda. La risposta, la maggior parte della volte, era da scegliere tra due opzioni: Maxi Lopez e Belotti. La gara di sabato contro il Milan ha però aperto ad una nuova risposta da aggiungere alle due precedenti: sia Maxi Lopez che Belotti.

 

Dopo aver incassato da Bacca il gol del momentaneo svantaggio, Ventura ha provato risistemare le cose in campo variando lo schieramento tattico della propria squadra: fuori Zappacosta, dentro Belotti, niente più 5-3-2, ma 4-3-3. Pochi istanti dopo il Toro è pervenuto il pareggio con Baselli su assist proprio del numero 9 appena entrato in campo. Poi, con l’ingresso di Benassi al posto di Quagliarella, un nuovo cambio di modulo e il ritorno al 5-3-2. Che il 4-3-3 non sia stato solo un modulo dettato dalla necessità di recuperare il risultato, ma che sia un possibile sistema di gioco anche in altre partite e circostanze lo ha confermato, al termine della partita contro il Milan, lo stesso Belotti, il giocatore che ha determinato in cambio di modulo: “Noi in settimana lavoriamo molto per giocare in avanti sia in due che in tre. Credo che possiamo fare bene con entrambi i moduli”.
Il 4-3-3, in realtà, non è una novità degli ultimi giorni del credo calcistico di Ventura. Nella sua prima stagione sulla panchina granata, in più di un’occasione il tecnico ha abbandonato il modulo principale (in quel campionato era il 4-2-4) in favore proprio del 4-3-3. Il tridente lo si è poi visto anche in serie A in più di una circostanza quando, come sabato scorso, c’era un risultato da cambiare.

 

Perché il Toro torni a giocare con il 4-3-3 è però necessario che difensori e centrocampisti siano al meglio fisicamente. “Dopo aver segnato l’1-1 siamo tornati a giocare a cinque dietro perché non ce la facevamo a supportare le tre punte” ha spiegato Ventura in conferenza stampa. Se la Dea Bendata decidesse di gettare uno dei suoi occhi anche sul Glik e compagni, evitando di far riempire in continuazione l’infermeria con nuovi giocatori, con tutta la squadra al top della forma il Toro, con il cambio di modulo in determinate partite, potrebbe avere una nuova carta da giocare per soprendere gli avversari. Le premesse viste contro il Milan non hanno certo deluso.

 

 


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La rassegna stampa del 20 ottobre 2015