Riceviamo e pubblichiamo la lettera di George Garbero, nipote dell’indimenticabile ex presidente del Toro, Orfeo Pianelli, nella quale si parla della rinascita del Filadelfia.

 

Scrivere sul Fila e’ sempre bello, mi ricordo le partite ed allenamenti che vedevamo con il nonno Orfeo. Non puoi dimenticare i vecchi spogliatoi e l’atmosfera che si respirava, ero un bambino ma non si dimenticano mai.
 
Sono stato presente molte volte e ricordo bene quei corridoi stretti che portavano al campo. Il nonno mi raccontava spesso della sua tristezza nel vedere lo stadio degradarsi ogni anno sempre di piu’ sino a quando hanno smesso di usarlo. È una delle poche cose che lo facevano arrabbiare ancora dopo anni! Mi diceva sempre, in piemontese, che aveva provato quasi 20 anni a convincere il Comune ma senza successo, ed aveva persino ricevuto delle minacce.
 
Quella generazione ha visto dei bei talenti e delle belle partite al Fila, io credo che dare una casa al Toro, ai giovani giocatori e in particolare alla squadra sia fondamentale per il Toro e per la Città di Torino.
La storia del Toro è un patrimonio cittadino e sarò molto contento di venire a Torino e rivedere il Fila pieno di tifosi, affiancato da un Museo del Toro, al quale abbiamo donato tempo fa il vestito gessato del nonno che indossava il giorno della vittoria del campionat.
 
La cosa piu’ importante per il Nonno Orfeo  era sempre lo spirito del Club: per lui, il Toro era uno stile di vita ed una vera passione, spero che dal cielo sorrida nel vedere un sogno diventare realtà.

 

George Garbero


La rassegna stampa del 20 ottobre 2015

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