Afryie Acquah è stato uno dei protagonisti nella sfida contro il Milan di sabato scorso. Il ghanese ha giocato per tutti i novanta minuti approfittando dell’assenza per infortunio di Benassi e ha fornito importanti indicazioni a Giampiero Ventura: Acquah ha una fisicità e una capacità di corsa comune a pochissimi giocatori nella massima serie, ma deve ancora migliorare molto nella gestione della palla e nella precisione dei passaggi.

 

Il ghanese è entrato in tutte le azioni del Torino, perchè i suoi strappi in velocità sono stati l’unica cosa che ha permesso ai granata di ribaltare il fronte e di creare veri pericoli alla retroguardia rossonera. E’ sempre in ogni zona del campo e macina chilometri su chilometri senza mai accusare un calo fisico. Ventura dovrà lavorare sulla sua capacità di “ragionare” con il pallone tra i piedi e sulla precisione delle sue giocate. Con il Milan sono apparse, in maniera evidente, le difficoltà di Acquah nell’effettuare cambi di fronte, cross e nel gestire le azioni di contropiede. Proprio dal momento che risulta un giocatore immarcabile quando parte palla al piede, qualora dovesse riuscire a imparare a gestire meglio il pallone diventerebbe un centrocampista capace di fare sempre la differenza.

 

Quando è entrato a partita in corso, Acquah, ha sempre dato la scossa alla sua squadra e contro l’Hellas è arrivato anche il gol del definitivo pareggio. Nella partita contro la Sampdoria, in cui è stato inserito nell’undici titolare, il ghanese è risultato uno dei migliori in campo e ha infiammato il pubblico dell’Olimpico con le sue accelerazioni. Sarebbe quindi sbagliato limitare la capacità di Acquah di risultare decisivo solo alle partite in cui subentra nel secondo tempo. Il centrocampista, infatti, è in grado di dare intensità alla manovra per tutti i novanta minuti, grazie al suo strapotere fisico.

 

La concorrenza con Benassi non può che giovare a entrambi i giocatori. L’italiano ha sicuramente una sensibilità maggiore con i piedi, ma la forza fisica del ghanese è ampiamente superiore alla media. Acquah ha molto da imparare dal compagno, soprattutto per quanto riguarda la tecnica di base, ma altrattanto ha da apprendere anche Benassi per diventare finalmente leader del Toro. Ventura non può che essere soddisfatto del suo centrocampo e finalmente può lavorare con più alternative a disposizione, di cui molte alle prime esperienze in Serie A. La strada è ancora molto lunga, ma il Toro non può che migliorare.

 

 


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