Ogni grande stagione, ogni grande impresa, vive la sua preparazione. Fu così anche in occasione dello scudetto della rivoluzione degli anni Settanta, quello vinto dal Torino grande (per distinguerlo dal Grande Torino) nella stagione 1975/76. E peccato che la partita che diede, più di ogni altra, la consapevolezza di esserci è passata in fretta in fondo ai cassetti, un tabellino impolverato derubricato a novanta minuti di bel calcio o poco più. La partita in questione va in scena domenica 6 aprile 1975 e il campionato della sommossa granata è ancora lontano dall’iniziare: il Toro gioca all’Olimpico, quello di Roma ai tempi in cui lo stadio di Torino era ancora il “mitico” Comunale. Sul fronte opposto c’è la Lazio con lo scudetto sul petto di Chinaglia e di Wilson, di D’Amico e del povero Re Cecconi. Di Lazio, però, quel pomeriggio, se ne vede poca, seviziata da tanto, tantissimo Torino: che in un colpo solo ingurgita la consapevolezza di potersela giocare contro chiunque, che proietta Pulici in vetta alla classifica dei cannonieri (sarà il secondo trionfo della sua carriera), e che induce Claudio Sala a mormorare: “Questa è la miglior partita della mia carriera”. Ma che succede di tanto sconvolgente quella domenica all’Olimpico? Il Toro maramaldeggia, vince 5-1, doppietta di Graziani nel primo tempo, tripletta di Pupi nella ripresa, rendendo piccino piccino il gol di Chinaglia, mentre il popolo biancoceleste si scatena e costringe la polizia a frenare la guerriglia soltanto con manganelli e lacrimogeni.

 

 

Quella, curiosamente, sarà per il Toro anche l’ultima vittoria della stagione 1974/75: da quel momento fino alla fine, infatti, la squadra di Fabbri ne azzeccherà poche. Rimarrà, però, la consapevolezza. Che l’anno dopo, con l’avvento dei giovani (da Radice a Pecci e Patrizio Sala) darà vita ad una ribellione cittadina che non avrà più eguali.

 

Domenica 6 aprile 1975

 

LAZIO-TORINO 1-5 (0-2)

 

Marcatori: 12’ e 40’ pt Graziani, 13’ st Chinaglia, 28’, 40’ e 42’ st Pulici.

 

LAZIO: F. Pulici, Ghedin, Martini, Wilson, Oddi, Nanni, Badiani, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi (29’ st Franzoni), D’Amico. All. Maestrelli, squalificato e sostituito in panchina da Lovati.

 

 

TORINO: Castellini, Santin, Mozzini, Salvadori, Cereser, Agroppi, Graziani, Mascetti, C. Sala, Zaccarelli, P. Pulici. All. Fabbri.

 

Arbitro: Lazzaroni di Milano.

 

 

Note. Spettatori: 43.018 per un incasso di 89.181.100 lire.


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