Moreno Longo non nasconde la propria soddisfazione per la bella vittoria di oggi in casa del Modena. I granata hanno segnato 4 reti, conquistato 3 punti pesanti e cominciano finalmente a intravedere la vetta della classifica. Il tecnico sapeva benissimo che “la partita di oggi poteva nascondere diverse insidie. Intanto il Modena aveva i nostri stessi punti, e poi noi potevamo arrivare un po’ scarichi dopo la prestazione di mercoledì, dove abbiamo speso molto in termini di energie non solo fisiche, ma anche mentali. E invece abbiamo giocato un’ottima gara, a parte venti minuti che mi hanno fatto molto arrabbiare. Quali? Quelli dopo l’1-0. Eravamo giĂ  convinti di avere la vittoria in tasca, e invece i nostri avversari hanno avuto due o tre occasioni per pareggiare. Con questo atteggiamento non si va da nessuna parte: se pensiamo di fare gol e di vincere automaticamente, allora non abbiamo capito nulla. Per fortuna che nella ripresa siamo ripartiti alla grande“.

 

Merito anche del cambio tattico, inserendo un centrocampista in piĂą e passando a tre sulla linea mediana? “In parte. PerchĂ© avevamo bisogno di ritrovare degli equilibri. Ma non è stato il cambio di modulo a farci vincere per 4-0, bensì l’atteggiamento. Ripeto quei venti minuti mi hanno fatto molto arrabbiare, ma nel secondo tempo siamo stati molto bravi a entrare con una testa diversa“.

 

Infine, Longo tira le somme dopo queste prime sei gare, che vedono finalmente il Toro affacciarsi nuovamente ai piani alti della classifica: “Si fa raramente i conti con quella che è la realtĂ  del campionato Primavera. Pensiamo a quello di Serie A, al nostro italiano. Il Toro, per esempio, ha un allenatore come Ventura che lavora sulla sua squadra da cinque anni; Sarri ha potuto lavorare all’Empoli per tre anni; Di Francesco è al Sassuolo da quattro. Tutti lavorano, seppur con dei cambiamenti, con continuitĂ  e con uno zoccolo duro. Questo nel nostro campionato non è possibile: dopo ogni anno cambia sempre tutto, ci sono equilibri nuovi e diversi che vanno creati. Non penso che il Toro sia partito male, perchĂ© abbiamo affrontato squadre come Fiorentina e Juve in cui non abbiamo vinto ma abbiamo giocato bene, mentre contro lo Spezia abbiamo perso immeritatamente. Non sono d’accordo con chi definisce che abbiamo avuto un inizio tribolato. Ai miei ragazzi dico di vivere alla giornata, e di guardare la classifica a partire dal girone di ritorno. Adesso, per esempio, ci sono moltissime squadre in un fazzoletto di cinque punti. Molte cose possono cambiare, noi dobbiamo pensare a consolidare e cementare il nostro gruppo, la nostra realtĂ . Poi faremo i conti“.

 

 

 

 


Primavera / Il Toro balza al quinto posto e intravede il secondo

Vives non al meglio ma pronto dal primo minuto