nostro inviato a Roma

 

SECONDO TEMPO. Nella ripresa il Toro non cambia né negli effettivi, né nell’atteggiamento, provando a costruire con calma per arrivare al pareggio. Al 3′ un episodio più che dubbio nell’area della Lazio. Belotti, caparbio ma poco concreto, due volte in area cade e per due volte si rialza, guadagnando solo angolo. Ma il primo contatto sembra davvero da rigore, che Mazzoleni decide di non fischiare. Due minuti dopo è Lulic a rendersi pericoloso, con un tiro da fuori dopo un’altra sponda (una costante, per la Lazio di oggi) andata a buon fine a favorire l’inserimento degli esterni. Poi, succede poco: Ventura decide allora di cambiare, inserendo al 15′ Maxi Lopez e Benassi per Belotti e Acquah. Cambiano gli uomini, ma cambia poco in campo. E dopo 10′ di Toro che prova timidamente a farsi trovare in avanti, ma senza essere davvero pericoloso, è Felipe Anderson a condannare i granata. L’attaccante sfrutta una clamorosa dormita difensiva del Toro su rinvio di Marchetti, scavalca facilmente Bovo e si fa trovare tutto solo davanti a Padelli. Per il giocatore è un gioco da ragazzi firmare la rete del raddoppio. Ventura cambia ancora: dentro il deb Prcic al posto di un Vives stremato (e non al meglio già dal primo minuto), ma il Toro fatica a farsi trovare davanti a Marchetti, che di fatto resta impegnato solo nel primo tempo. Poco da raccontare negli ultimi venti minuti di gioco (degne di nota due occasioni per Quagliarella e Maxi Lopez, ma poco pericolose), con la Lazio che amministra e il Toro che prova a pungere ma che viene annullato dai difensori biancocelesti. Anzi, nel recupero la Lazio segna pure il terzo gol, con Felipe Anderson che realizza una doppietta sfruttando un’altra disattenzione difensiva. Ma cambia poco. L’Olimpico di Roma si conferma terreno ostico per la squadra di Ventura, che fatica ad arrivare al gol e che spesso denota dei clamorosi black out difensivi, spesso letali. Contro il Genoa, in casa, Glik e compagni dovranno cercare di arrivare alla vittoria per farsi trovare carichi al derby del prossimo finesettimana.

 

PRIMO TEMPO. Come da pronostici della vigilia, Giampiero Ventura si affida a Bruno Peres, al rientro dopo l’infortunio: Zappacosta, autore di due prove non pienamente convincenti, si accomoda in panchina. Torna titolare Belotti: è lui ad affiancare Fabio Quagliarella in attacco, ed è l’ex Palermo che stavolta l’ha spuntata su Maxi Lopez. Il Toro parte subito forte e si avvicina alla porta difesa dall’ex Marchetti dopo pochi secondi, ma è della Lazio la prima occasione del match, quando Mauricio stacca di testa in area su suggerimento di Lulic e spedisce di poco a lato. L’approccio del Toro è sicuramente buono e il match è piuttosto equilibrato nella prima mezz’ora, nonostante sia la Lazio a fare la partita e il Toro a distendersi in contropiede. Qualche brivido quando Milinkovic-Savic sfugge alla marcatura di Moretti, trovando reattivo Padelli. Milinkovic-Savic, oltretutto, si rivela un cliente fastidioso per Moretti, che proprio per un intervento sul biancoceleste prende il primo giallo. La Lazio, però, preme sull’acceleratore ed è un fuorigioco a salvare il Toro al 37′, mentre un minuto più tardi è Bruno Peres a chiamare Marchetti all’intervento: il destro del brasiliano, che aveva mirato l’incrocio, è deviato dal portiere della Lazio. Ma al 40′ la Lazio passa in vantaggio: Lulic approfitta di una dormita difensiva per battere Padelli. Un solo minuto di recupero ma il risultato non cambia: si va al riposo sull’1-0 per la squadra di Pioli.  

 

 

 


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