Il calcio, come ogni sport, è capace di regalare emozioni inaspettate e soddisfazioni impareggiabili. Spesso il duro lavoro, il sacrificio e la professionalità pagano anche quando nessuno era più disposto a crederci: è la favola di Emiliano Moretti, arrivato al Toro dal Genoa nell’affare Immobile per poco più di 700 mila euro, quando ormai in molti lo consideravano un giocatore “finito”. La sua grande professionalità l’ha invece portato a una cavalcata memorabile con la maglia granata conclusa con un inaspettato ritorno in Europa League e un altro buon campionato. Prestazioni, quelle delle due stagioni in maglia granata, che hanno addirittura portato alla prima convocazione in Nazionale all’età di 33 anni: il giocatore più anziano della storia ad aver esordito con la maglia azzurra.
Il difensore ha già collezionato 93 presenze con il Toro, tra campionato e Coppe. Moretti è da subito diventato un perno insostituibile della difesa granata e mercoledì, se dovesse essere confermato sul centro-sinistra della retroguardia, vorrà alimentare ancora di più i rimpianti della società rossoblù, colpevole di averlo ceduto con troppa leggerezza.
Nell’operazione che ha portato Moretti alla corte di Ventura, il Toro si è assicurato, a costo zero, anche Cesare Bovo, giocatore dalle indiscusse qualità tecniche, ma dai muscoli troppo vulnerabili. Anche in granata, il difensore romano, è stato vittima di una serie di problemi fisici che ne hanno frenato il ritorno ad alti livelli. Ora si trova a dover fare gli straordinari per sopperire al lungo infortunio di Maksimovic. Bovo in questi anni ha comunque garantito delle buone prestazioni e sicuramente l’averlo riportato a Torino a costo zero è stato un affare. “Riportato”, perché Bovo vestì la maglia granata anche da gennaio a giugno del 2007, in prestito dal Palermo, prima di essere acquistato nella stagione successiva proprio dal Genoa per ben 3,3 milioni di euro. In totale per lui 56 presenze con la maglia granata.
Remoti sono i ricordi in maglia granata di Giovanni Marchese, cresciuto proprio nelle giovanili del Toro, con cui esordì nella Serie B 2003/2004: 7 presenze e stagione culminata con un deludente dodicesimo posto. L’anno seguente arrivò il passaggio al Treviso, con cui si affacciò definitivamente al professionismo, prima dell’approdo al Chievo, piazza in cui arrivò anche l’esordio in Serie A. Con la maglia del Genoa Marchese ha collezionato 45 presenze di buonissimo livello.
Ben più vicine le esperienze in granata di Dzemaili e Tachtsidis. Lo svizzero ha giocato al Toro nella stagione 2008-2009 collezionando 34 presenze, senza riuscire ad evitare la retrocessione. Il greco ha segnato un gol in undici presenze con la maglia granata nel 2014.