È un’Inter “formato Torino”, quella che domani affronterà la squadra granata all’Olimpico, alle 12.30. Formato Torino perché la squadra di Mancini, in testa alla classifica, non ha nell’attacco il suo punto di forza, bensì nella difesa, proprio come la squadra di Ventura nelle scorse stagioni. Soltanto undici le reti infatti segnate dai nerazzurri (contro le 17 dei granata, quinto miglior attacco), a fronte però di un’imbattibilità di Handanovic che ha dovuto raccogliere solo sette volte il pallone alle sue spalle (17, proprio come i gol segnati, per Glik e compagni).
Ma proprio come il Toro, Icardi e compagni hanno pochi attaccanti che vanno in rete. Tra le file dei granata, infatti, se si esclude Amauri che non ha mai avuto finora la possibilità di scendere in campo, hanno segnato soltanto Quagliarella e Maxi Lopez nel reparto avanzato. Per l’Inter, pensando all’attacco, le cose non sono migliori. Sulle undici reti, tre sono state segnate da Icardi, altre tre dalla vera stella della squadra, Jovetic, due dall’acquisto estivo che Ausilio ha trattato per dei mesi, cioè Perisic. Poi, a segno i centrocampisti, che hanno segnato gol pesanti, per quanto in numero decisamente ridotto.
Insomma, la coppia gol di Mancini, Icardi-Jovetic, dovrà dimostrare molto, e non solo all’Olimpico. I due attaccanti hanno bisogno di segnare per aiutare la squadra ad arrivare allo scudetto. Ma la forza dell’Inter passa decisamente dalla difesa. In “formato Torino”, appunto.