È il momento della rivincita. Da Quagliarella a Belotti, passando per Maxi Lopez, quella di domani sarà una sfida importante per l’attacco granata, che ha bisogno di sbloccarsi nuovamente, e proprio nei suoi interpreti, per macinare punti e ritrovare quella fiducia che dopo un mese nero come quello di ottobre rischia di rimanere scalfita. E se l’argentino è l’ultimo giocatore offensivo del Toro a essere andato a rete, mancano all’appuntamento con il gol gli altri due, a cui si devono aggiungere i gregari MartinezAmauri che, però, contro l’Atalanta non sembrano in procinto di partire titolari.

 

Un digiuno che dura due mesi, per Quagliarella, che si è fermato alla doppietta con la Sampdoria del 20 settembre scorso e dal quale dipende gran parte della resa di tutta la squadra granata. Non è infatti casuale che, spentosi lui, si sia spenta in generale la squadra: solo una vittoria senza i suoi gol, contro il Palermo, e poi poco altro, tra le tante delusioni che sono costate diversi punti al gruppo, intenzionato a rivalersi in questa parte finale dell’anno 2015.

 

Appuntamento con il gol che manca, e non poco, anche a Belotti, le cui prestazioni sono in netta crescita ma che sta attendendo con impazienza di arrivare alla sua prima gioia in granata, sperando di non bloccarsi più. Il “gallo” sta migliorando, è evidente, tanto che il suo lavoro in attacco viene giudicato particolarmente prezioso non solo da Ventura, ma anche dal pubblico, che continua a sostenere il talentino ex Palermo prelevato in estate alla rilevante cifra di 8 milioni di euro. Non tanto quindi la fase offensiva, quanto proprio l’attacco è atteso a un banco di prova importante, per tornare a sbloccarsi ed essere nuovamente decisivo. Il Toro segna tanto, ma a farlo non sono soprattutto i suoi attaccanti. Una tendenza non da invertire, ma da perfezionare. Se si vorrà raggiungere l’Europa.

 


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