Con il posticipo tra Inter e Frosinone, con i neroazzurri che volano solitari in testa alla classifica grazie al poker inflitto alla squadra ciociara, si è chiusa la tredicesima giornata di Serie A che ha prodotto alcuni risultati inattesi. Vediamo quindi quali sono state le squadre top e quali quelle flo di questo turno di campionato.

 

Top

 

Toro. Dopo due mesi da incubo, con due punti conquistati nelle precedenti sei partite, i granata riescono finalmente a ritrovare la vittoria grazie alla rete del difensore Cesare Bovo. Gli attaccanti continuano ad avere scarsa confidenza con il gol, con Belotti che va vicino alla sua prima rete in maglia granata in più occasioni senza riuscire a concretizzare, ma l’atteggiamento mostrato dalla squadra nel suo complesso è stato decisamente diverso da quello fatto vedere in tutto il mese di ottobre. Una vittoria importante, dunque, per la classifica ma soprattutto per il morale. Una vittoria che potrebbe segnare il ritorno del Toro, quello vero, quello di inizio stagione.

 

Bologna. Sulla carta, alla vigilia del match contro i giallorossi, la partita con la Roma avrebbe dovuto rappresentare un ostacolo decisamente difficile da superare per la formazione rossoblu che, invece, ha letteralmente stupito. Il campo allagato non ha di certo facilitato la vita alle due squadre ma non può essere un alibi solo per la Roma che lascia sul campo due punti preziosi a favore di una squadra, quella di Donadoni, che ha saputo approfittare meglio delle occasioni e conquista un punto importantissimo in chiave salvezza. Se è vero che la permanenza in Serie A passa per la vittoria negli scontri diretti, è altrettanto vero che un pareggio contro una delle squadre meglio attrezzate del campionato è una spinta in più da non sottovalutare, soprattutto a livello psicologico.

 

Genoa. Di finali ad alta tensione il Genoa ne ha vissuti diversi in questa stagione. Basti pensare al pareggio all’ultimo secondo ottenuto contro il Torino. Questa volta però i liguri si sono superati. Di fronte si trova una delle più belle sorprese del campionato, il Sassuolo, che, dopo aver subito un iniziale svantaggio, a pochi minuti al termine di una gara quanto mai movimentata, riesce ad agguantare il pareggio. Il genoa sembra destinato a racimolare l’ennesimo pareggio quando al 95’ i ragazzi di Gasperini con l’ultimo sussulto di orgoglio ribaltano il risultato, interrompono la scia positiva dei neroverdi e soprattutto tornano alla vittoria dopo ben 8 partite.

 

 

Flop

 

Milan. La partita contro la Juve non era di certo facile, soprattutto perché i bianconeri stavano da tempo cercando un risultato che potesse rilanciarli in classifica dopo un inizio di stagione anomale e decisamente al di sotto delle aspettative. I rossoneri, però, hanno nuovamente dimostrato quanto in realtà siano ancora distanti dalla migliore condizione e soprattutto dall’aver trovato un equilibrio. Manca un’identità precisa e definitiva, mancano le idee e soprattutto manca il gioco. Il lavoro per Mihajlovic  ancora lungo così come la strada per tornare ad essere il Milan dei giorni migliori.

 

Sassuolo. Dopo una prima parte di campionato esaltante anche per i neroverdi, vera sorpresa di questa stagione, arriva una battuta d’arresto pesantissima. Pesantissima per come è maturata, con la rete del definitivo 2-1 presa proprio allo scadere e pochi istanti dopo il momentaneo pareggio. Pesantissima perché ancora una volta Berardi, uno dei giocatori più importanti della squadra di Di Francesco, si è reso protagonista più per la reazione sconsiderata al fallo di Ansaldi, rimediando uno dei due cartellini rossi della partita, che per le azioni giocate. Una sconfitta che di certo non offusca quanto di buono fatto fin qui ma che di mostra quanto il Sassuolo debba ancora lavorare per poter essere considerata una vera big della Serie A.

 

Fiorentina. La rincorsa allo scudetto, per potersi rivelare una concreta possibilità, di certo passa anche per la vittoria contro le dirette contendenti al titolo ma i punti lasciati sul terreno di gioco contro le cosiddette “piccole” rischiano di pesare molto di più di quelli ottenuti contro l’Inter. Contro l’Empoli i viola sembravano la brutta copia della squadra che Sousa ha mandato in campo nelle partite precedenti. Una brutta copia di una squadra che ha saputo più volte stupire non solo per i risultati ma soprattutto per il bel calcio che ha spesso messo in campo. Contro i toscani, tuttavia, qualcosa si è inceppato e le due reti prese nel primo tempo hanno davvero rischiato di risultare fatali per Sousa e la sua squadra. Unico salvagente, l’estro e il talento di Kalinic che con una personale doppietta ha letteralmente salvato la Fiorentina.

 


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