Secondo tempo – Ventura gioca la carta Prcic, giocatore che ha esordito contro la Lazio ma mai all’Olimpico di fronte al proprio pubblico. Ed è proprio l’ex centrocampista del Rennes a salire subito in cattedra: un tocco di palla che lancia Maxi Lopez e che permette all’argentino di chiudere i conti, con la rete del 3-0. Il Cesena sembra non avere la forza di reagire e il Toro segue lo stesso copione del primo tempo: amministra ma non rinuncia a giocare ed attaccare. E anche in questi secondi 45′ Martinez gioca una partita nella partita: ci prova e ci riprova, ma Agliardi gli si oppone puntualmente. Passerella anche per Maxi Lopez, che lascia il posto ad Amauri: per il brasiliano si tratta della seconda presenza dopo quella con l’Inter per una manciata di minuti. Il Cesena va in gol al 23′: su una dormita della difesa (ed è di Bovo l’errore maggiore) Cascione sigla il 3-1: ma non è affatto l’inizio di una riscossa, al contrario, è sempre la squadra di Ventura ad avere saldamente in mano la gara, con i bianconeri che non danno mai l’impressione di poter impensierire gli avversari. C’è tempo per un altro gol, quello di Benassi: un tiro da fuori che Agliardi liscia, nel tentativo di respingere di piede. Sul 4-1 Ventura richiama Bovo e manda in campo Pryyma, all’esordio assoluto con la maglia granata. Si arriva così al 92′ e al triplice fischio dell’arbitro. Il Toro vince 4-1 e si regala il derby con la Juventus negli ottavi di finale.

 

Primo tempo – Turnover sì ma non troppo, a causa dei mancati ricambi in alcune zone del campo. Torino-Cesena mette in palio non solo un passaggio agli ottavi di finale di Coppa Italia ma anche un derby con la Juventus. Ventura tiene a riposo Belotti e lancia Martinez dal primo minuto, in una coppia d’attacco tutta sudamericana insieme a Maxi Lopez. Nuovo tandem di attaccanti rispetto alla gara con il Bologna; le altre novità riguardano la presenza (annunciata) di Ichazo dal 1′, Jansson al rientro dopo l’infortunio (ed è Glik che rifiata), Zappacosta al posto di Peres e Benassi-Gazzi dove contro i felsinei avevano agito Acquah e Vives. Sette novità dal 1′ ma un Toro che ci mette veramente poco a passare in vantaggio. Bastano tre minuti: tanto impiega Gazzi – stasera capitano – a battere Agliardi, dopo che il portiere aveva respinto le precedenti conclusioni di Moretti e Martinez. Proprio il venezuelano sembra voler a tutti i costi andare in gol: ultima rete in maglia granata quella in Coppa Italia, nel turno precedente contro il Pescara. Al 13′ il Toro raddoppia, ancora una volta su calcio d’angolo: era stato Gazzi ad andare a staccare prima che Agliardi non trattenesse favorendo l’inserimento di Moretti. In campo c’è solo il Toro e Martinez sfiora il tris: sfortuna il giocatore, che vede la sua conclusione a botta sicura ribattuta da Maxi Lopez, appostato sulla linea di porta. Il Cesena si affaccia dalle parti di Ichazo al 27′, quando su calcio di punizione tenta di impensierire la retroguardia granata, senza risultati soddisfacenti. Il Toro fa girare palla e amministra ma non smette di rendersi pericoloso, come agli sgoccioli del primo tempo, quando una punizione di Maxi Lopez, prima ribattuta dalla barriera, torna sui piedi dell’argentino che riprova la conclusione: Agliardi respinge e Martinez, che aveva tentato il colpo di testa a scavalcare il portiere, è però in fuorigioco.   

 

 


Torino-Cesena 4-1

Gazzi: “Ottimo approccio, ora restiamo concentrati”