Non è sicuramente un periodo facile quello che stanno vivendo gli uomini di Garcia. Dopo il pareggio di Bologna è infatti arrivato il pesante 6-1 di Barcellona e la sconfitta per 0-2 all’Olimpico contro l’Atalanta. Una serie di risultati negativi che ha fatto vivere ai tifosi i fantasmi della passata stagione. Ieri mattina è arrivata la pesante contestazione a Trigoria con striscioni e cori pesanti.

 

Per la riscossa i giallorossi si affidano ancora una volta a Miralem Pjanic, migliore centrocampista di questo inizio campionato e autore già di 6 reti. Un trascinatore, un leader tecnico capace di decidere la partita in ogni momento, anche su calcio piazzato. Garcia predilige il 4-3-3 con due esterni molto veloci a innescare il fiuto del gol di Edin Dzeko. In realtà il bosniaco ha deluso tutti con prestazioni non all’altezza della sua fama e la miseria di 3 gol in questo inizio di campionato. Dzeko rimane però un cliente molto scomodo per qualsiasi difesa e rimarrà al centro dell’attenzione della retroguardia granata.

 

Un altro punto di riferimento è sicuramente Florenzi, autentico jolly, utilizzabile come terzino destro, esterno d’attacco e addirittura interno di centrocampo. Contro i granata, vista l’assenza dello squalificato Maicon, verrà probabilmente impegnato nella linea dei difensori. Al centro della retroguardia è sempre sicuro di una maglia da titolare Manolas, difensore dalle grandi capacità che spesso alterna prestazioni perfette ad altre meno brillanti.

A centrocampo oltre a Pjanic è indispensabile la qualità e quantità garantita da Radja Nainggolan e l’esperienza di Daniele De Rossi che, all’occorrenza, può anche arretrare al fianco di Manolas. 

 

La Roma è sicuramente una squadra attrezzata a lottare fino all’ultimo per lo Scudetto. La rosa a disposizione di Garcia è una delle più importanti della Serie A, ma troppo spesso i giallorossi hanno vissuto momenti di appannamento risultati poi decisivi. Sabato la Roma sarà affamata e a caccia di una vittoria per ristabilire il rapporto con i tifosi. Il cammino è ancora lungo, ma una sconfitta potrebbe complicare notevolmente le cose. 


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