Il tanto temuto gol dell’ex in Sassuolo-Torino non ci sarà. Tra i ragazzi di Di Francesco, infatti, non ce n’è nessuno con un passato in granata, la stessa cosa dicasi di quelli di Ventura, nessuno di loro ha mai vestito la casacca neroverde. Questo non significa che in assoluto non ci siano ex della partita. Lo staff tecnico di Di Francesco è composto infatti anche da collaboratore con un passato da calciatore del Torino: parliamo di Fabrizio Lorieri, attuale preparatore dei portieri del Sassuolo ma estremo difensore della porta granata per tre stagioni.
Dall’estate del 1986 a quella del 1989 Lorieri è stato il numero 1 granata. Arrivato sotto la Mole dall’Inter, Lorieri si guadagnò subito una maglia da titolare scalzando nelle gerarche il posto a Renato Copparoni. Con Radice in panchina, l’estremo difensore nativo di Massa, rimase titolare anche nella stagione seguente, nella quale ebbe come vice uno degli attuali preparatori dei portieri del Torino: Paolo Di Sarno. Quel campionato, il Torino lo terminò al settimo posto e dovette giocare lo spareggio per la Coppa Uefa contro la Juventus. A decidere quella partita furono i calci di rigore, dopo i centoventi minuti di gioco il risultato rimase infatti ancorato sullo 0-0. Nella sequenza di tiri dal dischetto, Lorieri riuscì a parare il rigore di Brio, ma i successivi errori di Comi e Benedetti consentirono ai bianconeri di approdare nella competizione europea. Lorieri iniziò da titolare anche la stagione 1988/1989 ma, dopo l’esonero di Radice e l’arrivo in panchina di Sala prima e Vatta poi, il portiere toscano perse il posto da titolare. A rubarglielo fu un giovane Luca Marchegiani che, da quel momento in poi, divenne il numero 1 della porta granata. A fine campionato, con il Torino retrocesso in serie B, Lorieri venne ceduto all’Ascoli.
Dopo aver appeso scarpini e guantoni al chiodo, Lorieri ha iniziato la propria carriera da allenatore dei portieri e, dopo aver girato l’Italia tra Catanzaro, Empoli e Lecce, nel 2013 è approdato al Sassuolo.