Non sono poi molti, nella storia ultracentenaria del Toro, gli incontri che hanno dovuto essere rinviati, per i più svariati motivi. Metereologici, principalmente, ma non solo. La partita che non si è giocata ieri a Reggio Emilia, causa una nebbia (capitò altre volte in passato, negli anni ’50 e ’60 nelle gare invernali in Pianura Padana, contro per esempio Bologna o Mantova) davvero troppo densa per permettere di poter disputare una gara, è stata infatti la numero sessantaquattro di una serie quindi piuttosto ridotta, cominciata nel lontano 1910 (fu un derby: Juventus-Torino) e terminata proprio con il Sassuolo, quattro anni fa, quando i granata già allenati da Ventura e i neroverdi di Pea si affrontavano in Serie B, ma dovettero giocare la gara solo a maggio (finì 3-0 per il Toro) a causa del rinvio imposto dalla Lega per la tragica scomparsa in campo del giocatore Morosini.
Tutt’un’altra stora, quella, rispetto a oggi, quando alla tragedia, vera, si è sostituito un pasticcio organizzativo che permetterà al Toro di arrivare al derby con poco riposo in più nelle gambe, e la possibilità di preparare in maniera più intensa l’attesa sfida di Coppa Italia in programma per mercoledì prossimo. Tornando ai rinvii, ad ogni modo, la causa più comune è stata la neve, che spesso nel capoluogo piemontese si è abbattuta in passato, rendendo impraticabile il campo. I tifosi di lunga memoria si ricorderanno sicuramente della nevicata che nel 1990 impedì di far giocare il derby natalizio, così come nel lontano 1930 le precipitazioni del 26 gennaio impedirono di far disputare la gara in programma con la Roma.
Precipitazioni che, di recente hanno condizionato l’andamento di alcune gare dei granata. Torino-Reggina, ad esempio, della già citata stagione 2011-2012, dovette essere sospesa alla fine del primo tempo (i granata erano già in vantaggio per 1-0 con gol di Glik) per una pioggia torrenziale che impedì il proseguimento dell’incontro, esattamente come qualche mese prima, al “Rigamonti”, non potè andare di scena la partita in programma contro il Brescia. Ma la partita che probabilmente ci si ricorda di più, è stato quello “sciagurato” Padova-Torino del 4 dicembre 2011, dove i granata per un vizio di forma e un errore nell’interpretazione della norma furono costretti a giocare in data successiva gli ultimi minuti della partita all’Euganeo, che aveva un problema all’impianto di illuminazione, anziché vincere la partita a tavolino.
Un caso più unico che raro, quest’ultimo, che però fa balzare all’occhio come, di sessantaquattro incontri rinviati, ben quattro siano stati nel primo anno della gestione Ventura, al quale si aggiunge quest’ultimo del “Mapei Stadium”. A gennaio, l’atto conclusivo di questo balzano rinvio, dovuto a un problema nella compilazione del calendario. Un errore evitabile, di cui tenere conto per il futuro.