Che mercoledì sarà lui a solcare la fascia destra è altamente probabile, per non dire direttamente certo. La squalifica che avrebbe dovuto scontare in campionato contro il Sassuolo, lo vedrà invece fermo domenica prossima contro l’Udinese, per quella che sarà l’ultima partita del Toro dell’anno solare, prima della sosta natalizia.

 

Nel mezzo, però, c’è la Juventus, in quello stadio che aveva lo scorso anno esaltato al massimo le qualità di Bruno Peres. Anzi, quella partita fu proprio uno spartiacque per la sua esperienza in granata e in Italia: quella falcata micidiale e quel tiro potentissimo che si insaccò alle spalle di Storari permise al brasiliano di acquisire molta fiducia, tale da diventare un titolare praticamente inamovibile della rosa di Ventura.

 

Una titolarità poi confermata quest’anno, dopo le sirene di mercato estive e, soprattutto, dopo il rinnovo contrattuale che ha ulteriormente rafforzato la posizione del giocatore nella rosa a disposizione del tecnico granata. Tante buone gare per il brasiliano che ha diversi estimatori in Italia, ma non quella che ha visto il Toro perdere (di nuovo) con beffa sul campo della Juventus. Se l’anno prima fu protagonista assoluto e in positivo, quest’anno è suo l’errore, con complicità di Padelli, che ha portato alla rete allo scadere firmata Cuadrado: tre punti per i bianconeri e tanto amaro in bocca per Glik e compagni, che non avrebbero certo meritato la sconfitta.

 

Ora, c’è la Coppa Italia. E per Peres l’occasione è d’oro: riscattare la brutta prova di un mese e mezzo fa, aiutare il Toro a conquistare il passaggio di turno, farsi notare su un palcoscenico che, benché non di campionato, avrà molti occhi puntati addosso. Un appuntamento da non mancare, per il giocatore. Che vuole diventare sempre più un leader di una squadra alla quale ha dichiarato a più riprese di tenere molto.

 


Aggrediscono armati un bus di tifosi viola: arrestati supporters bianconeri

Toro, Ambrogio e Millico in Under 16