L’ultima giornata di campionato, con la sconfitta dell’Inter ad opera della Lazio, ha accorciato notevolmente la distanza tra le dirette inseguitrici allo scudetto con ben 5 squadre in soli 4 punti. Una pausa, quella Natalizia, che arriva quindi in un momento di totale equilibrio e che rende la seconda parte di questo campionato più interessante che mai. Ma prima di concentrarsi sulle prossime sfide è venuto il omento di fare l’ultima classifica dei Top e dei Flop del 2015.

 

Top

 

Lazio. La classifica parla chiaro: decimo posto a soli 23 punti per la squadra di Pioli che si trova ad affrontare la capolista in un momento non certo favorevole per loro. La determinazione, però, a volte basta pe sopperire alle difficoltà tecniche e di gioco e i biancocelesti la sfruttano al meglio. La prestazione tecnica non è ancora ai migliori livelli ma la Lazio è più cattiva e più cinica, ha fame di punti e li porta a casa al meglio grazie ad un Candreva in grande spolvero che regala la vittoria ai suoi e una boccata d’aria fresca a Pioli che non poteva sperare in un regalo migliore per Natale.

 

Fiorentina. Kalinic-Ilicic e Sousa può festeggiare un Natale al secondo posto in classifica, a solo una lunghezza dalla vetta. Un risultato storico, come ammesso dallo stesso Della Valle che conferma quanto il lavoro fatto dal tecnico in questa prima parte di campionato stia pagando forse iù di quanto ci si aspettasse. La partita si gioca tutta nel primo tempo, con le due reti viola siglate da due degli uomini più importanti di questa Fiorentina che poi si limita a gestire il risultato. Il 2015 non può finire meglio per gli uomini di Sousa che archiviano l’anno sotto una Fiesole esaurita e festante. A chi pensava che la Fiorentina si trovasse ai vertici della classifica per un puro caso non resta che ricredersi.

 

Napoli. A pari punti con i viola anche i partenopei chiudono l’anno tra i festeggiamenti. Un Higuain ormai inarrestabile mette anche questa volta la firma sulla vittoria dei partenopei con una doppietta che vale non solo i tre punti e il conseguente secondo posto in classifica, uno solo in meno dell’Inter, ma anche una vittoria su un terreno decisamente ostile: quello di Bergamo dove l’Atalanta si è spesso rivelata una vera propria spina ne fianco per molti avversari. La partita non è sicuramente le migliore disputata dagli uomini di Sarri ma la qualità della squadra è indubbia.

Flop

 

Inter. Alla vigilia della diciassettesima i neroazzurri avevano la possibilità di chiudere il 2015 non solo da Campioni di Inverno ma soprattutto di allungare il distacco dalle dirette inseguitrici. Il campo, però, ha riservato l’esito opposto: dietro tutte le big hanno ottenuto il massimo risultato possibile mentre in vetta gli uomini di Mancini hanno subito un brusco stop. L’Inter vista in campo sembrava l’ombra di quella vista fino alla settimana scorsa, il colpo di testa di Melo non aiuta e la Lazio passa a San Siro lasciando ai neroazzurri un regalo di Natale del tutto infelice. Una sconfitta non annulla di certo quanto di buono fatto in tutta la prima parte di stagione ma adesso le avversarie sono davvero troppo vicine.

 

Sassuolo. Il Verona ultimo in classifica, il Sassuolo settimo a quota 27 punti. Sulla carta, per gli uomini di Di Francesco sarebbe dovuta essere un partita da un esito soltanto: tre punti. Il campo, ancora una volta, ha ribaltato, almeno in parte, la situazione. La squadra neroverde è disattenta, poco cinica e soprattutto senza la cattiveria che l’ha contraddistinta in questo inizio di stagione. Il Verona ha la possibilità di approfittarne ma non riesce ad essere sufficientemente incisiva e la partita termina con un deludente 1-1. Un punto importante per il Verona, che rimanda però ancora l’appuntamento con la prima vittoria stagionale, ma totalmente insufficiente per il Sassuolo che si accontenta del pareggio sprecando tutto quello poteva sprecare.

 

Torino. La figuraccia rimediata nel derby di Coppa Italia e le critiche che ne sono seguite avrebbero dovuto dare la giusta scossa all’ambiente. Una scossa che, viste anche le grosse difficoltà dell’Udinese, avrebbe dovuto produrre una partita grintosa, cattiva, e soprattutto una vittoria. Il Toro, però, scende in campo con un atteggiamento non troppo diverso dalla partita contro la Juventus, produce qualcosa in più dal punto di vista del gioco, complice anche il diverso livello dell’avversario, ma non riesce ad incidere, Nemmeno quando può contare sull’uomo in più. I ritmi rimangono bassi, il passo non cambia, il risultato nemmeno. 


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