Un maggior legame tra i reparti. Beninteso, centrocampo e attacco. È questo che cerca Ventura, è questo che effettivamente è sembrato mancare al Toro nella prima parte della stagione. Più ancora del regista, che la dirigenza cerca e ricerca, ogni anno, per poi affidarsi al sempreverde Vives, fresco di rinnovo con il club. E se la caccia al metodista (l’anno scorso la scommessa persa fu Perez, ora c’è Prcic, che continua a essere un oggetto misterioso) interesserà Petrachi soprattutto per il mercato di giugno, posto che per il centrocampista in prestito dal Rennes arrivi una bocciatura, quel giocatore che invece servirà a dare maggiore fantasia alla squadra serve ora. Come il pane.

 

Senza nulla togliere al giovane e promettentissimo Baselli, con Obi sempre fuori uso, è soprattutto a sinistra che qualcosa è mancato, in quel ruolo che fu di El Kaddouri, giocatore altamente discontinuo ma prezioso, quando accendeva la luce. Abile a inserirsi e bravo a impostare per i compagni (non a caso Foscarini, a Cittadella, lo impiegava proprio come metodista), Baselli ha dimostrato minore capacità rispetto al centrocampista marocchino nel portare la palla e creare situazionei di superiorità numerica. A quelle, effettivamente, e a seconda delle partite, avrebbe dovuto essere preposto Obi, infortunato di lunga data che, tra l’altro, difficilmente potrà essere pronto alla ripresa del campionato fissata per l’Epifania.

 

Centrocampo senza qualità, quindi? In parte: senza alcune qualità, che permetterebbero alla squadra di applicare quel pizzico di fantasia in più, soprattutto durante dei determinati momenti della gara, capaci di dare la svolta. Di profili mancini o destrorsi, capaci comunque di giocare come interni sinistri, ne vengono seguiti parecchi: l’abilità di Petrachi sarà quella di pescare la carta giusta nel mazzo, per permettere a Ventura di avere il prima possibile, e senza troppe necessità di apprendimento e assorbimento degli schemi, un giocatore come questo. Un giocatore come El Kaddouri, appunto, che ora sembra mancare. E per un centrocampo giovane e di buone speranze come quello del Toro, un po’ di estro in più non potrà sicuramente fare male.


Toro, più punti ma più gol subiti. Difesa da registrare

La rassegna stampa del 24 dicembre 2015