Con l’Epifania terminano le feste natalizie e finalmente ricomincia il campionato. Le squadre di Serie A devono tornare a concentrarsi sui loro obiettivi. Obiettivi che, nello specifico, non posso essere più diversi per Napoli e Torino. I primi hanno messo lo scudetto nel mirino e non hanno nessuna intenzione di lasciarselo scappare. I granata, invece, devono tornare a giocare come hanno dimostrato di saper fare a inizio campionato, ritrovando la concentrazione e la cattiveria che sono mancate nell’ultima parte del 2015. Una partita, quella del 6 gennaio, che, tuttavia,  non metterà di fronte due squadre con ambizioni differenti ma anche e soprattutto reparti di attacco che stanno dimostrando un rendimento nettamente opposto.

 

Gli attaccanti granata hanno messo a segno 8 reti, una ogni due partite in media. Uno score decisamente non soddisfacente per le tre punte granata maggiormente impiegate dal tecnico. Partiamo da Maxi Lopez, forse l’attaccante col rendimento più costante nel corso di questa stagione. L’attaccante argentino ha messo a segno 3 reti in 15 presenze totali, una ogni 235 minuti, di cui l’ultima, su rigore, ha garantito al Toro il pareggio contro la Roma proprio allo scadere del match. A completare il suo personale tabellino ci sono poi i gol contro il Carpi, quello contro il Genoa e l’assist decisivo per la rete di Benassi contro il Palermo. E se Belotti si è finalmente sbloccato trovando la sua prima rete in maglia granata contro il Bologna, Quagliarella, dopo le 4 reti segnate a inizio stagione, sta vivendo un periodo di stallo nel quale ritrovare il gol sta diventando un problema particolarmente sentito dal numero 27 granata che non riesce a incidere come ha dimostrato di saper fare in altre occasioni. Nel complesso, quindi, una situazione non brillante per l’attacco del Toro che si troverà di fronte, invece, un reparto avanzato notevolmente più prolifico.

 

Gli attaccanti partenopei hanno infatti segnato complessivamente 25 reti. Di queste Gabbiadini e Mertens ne hanno siglate una a testa rispettivamente contro Lazio e Palermo. Insigne, invece, ne ha collezionate ben 7. Dopo Empoli e Lazio, arriva la rete che ha aperto le marcature nella vittoria contro la Juventus, la doppietta contro il Milan e, infine, le reti contro Fiorentina e Verona. Ma è senza dubbio Higuain l’uomo chiave dell’attacco del Napoli. Con le sue 16 reti totali su 17 presenze, una media di una rete a partita, rappresenta non solo l’uomo di cui i partenopei stanno dimostrando di non poter fare a meno ma anche l’attaccante più prolifico della Serie A. Un rendimento di una costanza assolutamente spaventosa che lo hanno portato a siglare il doppio esatto delle reti complessive degli attaccanti granata di cui 5 segnate nel primo tempo e 11 nei secondi 45 minuti, senza neanche un rigore e con ben 5 doppiette all’attivo.

 

Insomma senza dubbio l’arma in più del Napoli, un talento immenso che rappresenta il pericolo maggiore per qualsiasi avversario e che ha nel mirino non solo lo scudetto ma anche la fascia di capocannoniere. È vero, dietro al successo dell’attacco partenopeo c’è anche un centrocampo efficiente e capace di produrre una quantità di gioco superiore a quello granata ma è indubbio che al rientro dalle feste la truppa di Ventura, difesa in primis, dovrà essere molto più che concentrata. Lasciare uno spiraglio, anche minimo, ad un talento come Higuain potrebbe rivelarsi letale. 


Pensate che Kramaric sia il nome giusto per l’attacco del Toro?

Toro in pressing su Belhanda