Napoli-Torino, parla Giampiero Ventura. Il tecnico non vuole nascondere le sue sensazioni: “Sono arrabbiato perché, tenendo presente che il Napoli è una realtà diversa dalla nostra, è stata interpretata bene. C’è stata un’ingenuità mostruosa sul secondo gol subito, ma abbiamo avuto anche la possibilità di recuperare. C’è il rammarico per il risultato, ma la consapevolezza che dopo la Coppa Italia e l’Udinese, oggi la squadra ha riprovato a giocare, non in maniera straordinaria, ma ci ha riprovato. E abbiamo creato situazioni che potevano essere sfruttate anche meglio: abbiamo pensato a tornare a giocare, e mi auguro che sia l’inizio di una ripresa di una squadra che con un pizzico di personalità tecnica e serenità in più possa tornare ad essere il Toro di cui tutti parlavano“.

 

Non ho capito perché sono stato espulso” ha detto poi il tecnico “ho dato una pacca alla panchina. L’arbitro mi ha spiegato che era come calciare una bottiglietta, e questo non lo sapevo. Ero arrabbiato con un mio giocatore per un lancio sbagliato. Chiedo scusa per il gesto, non ce l’ho con l’arbitro che secondo me ha diretto bene. Prendo atto, mi spiace e mi auguro che sia tutto chiarito” ha chiosato a Sky.

 

All’inizio del campionato ero assolutamente soddisfatto per come abbiamo lavorato, per il discorso sull’investimento sui giovani. Dopo tre vittorie in campionato è successo qualcosa di pazzesco: in 10 giorni ho perso Maksimovic, Avelar, Obi, Peres, Jansson, e per dei mesi. Cosa vorrei dal mercato? La salute dei miei giocatori, basterebbe quello, perché ero contento quando siamo partiti e sono contento ora”.

 

Chi può finire tra le prime quattro? Ci sono rose importantissime, il Napoli ha una rosa più limitata rispetto a Inter, Juve e anche Roma, che però sta vivendo un momento particolare. Forse la Fiorentina è la sorpresa, ha un modo di giocare piacevole. Non so chi vincerà il campionato, oggi come oggi ci sono tre squadre in lizza” conclude Ventura.

 


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