“De Laurentiis mi mandò via da Napoli per delle lettere che parlavano di miei festini a suon di droga con la camorra” parole di Fabio Quagliarella (riportate da lostrillone.tv) che quest’oggi, a Napoli, ha testimoniato come perta lesa al processo sul presunto stalking subito ad opera del poliziotto della Postale Raffaele Piccolo tra il 2007 ed il 2010.

 

“Mi telefonova tutti i giorni – avrebbe raccontato Quagliarella in riferimento al proprio presunto stalker – poi mandò quelle lettere piene di calunnie alla sede del Napoli, di cui io ero un giocatore. De Laurentiis mi consigliò allora di trasferirmi in un hotel per poter stare più tranquillo. Alla fine fui costretto a lasciare la mia città e, quando mi trasferii alla Juventus, arrivarono altre lettere con minacce anche alla mia famiglia”.

In totale Raffaele Piccolo avrebbe inviato, tra il 2007 e il 2010, una ventina di lettere diffamatorie nei confronti di Quagliarella, suddivise tra le sedi dell’Udinese, del Napoli, della Juventus e a casa del padre del giocatore.

 

Le parole di Fabio Quagliarella al processo hanno il perché del suo addio al Napoli che, come si è visto nella partita del San Paolo dello scorso 6 gennaio, ha creato un solco tra il giocatore e i suoi ex tifosi. Al termine del processo che lo ha visto coinvolto, l’attaccante ha anche parlato di un altro rapporto tutt’altro che semplice, quello con i tifosi del Torino. “Sono tranquillo – ha spiegato Quagliarella – queste voci non mi destabilizzano”.

 

 

 

 

 


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