Secondo tempo. Nessun cambio all’intervallo e anche la gara è sulla falsariga di quella del primo tempo. Il Toro, forte del doppio vantaggio, gioca con maggiore sicurezza e costringe il Frosinone nella propria metà campo nei primi minuti di gioco. Troppo debole la conclusione di Tonev al 6′, per impensierire Ichazo, alta la conclusione di Sammarco dalla lunga distanza. Al quarto d’ora è Peres che chiama Leali alla parata, ma è ancora più pericoloso il Toro due minuti più tardi quando Belotti va via decentrandosi sulla sinistra e servendo al centro dell’area un liberissimo Baselli. Il giocatore impiega troppo tempo a concludere e l’azione sfuma. Al 20′ è il momento di Avelar: il terzino brasiliano rileva Molinaro, già ammonito e poi richiamato dall’arbitro per un intervento apparso assolutamente sul pallone. Ventura manda in campo anche Acquah al posto di Baselli. Il Toro, però, si complica la vita e al 31′ va in rete approfittando della deviazione nella propria porta di Avelar. Il Frosinone, però, non mette paura al Toro e i granata non si scompongono, continuando ad attaccare e trovando di nuovo il doppio vantaggio al 38′, con Benassi. Sul 4-2 la gara è praticamente chiusa: certo, il Frosinone trova ancora il tempo di guadagnare una punizione in pieno recupero e un lieve sussulto d’orgoglio fa chiudere i ciociari in avanti. Troppo tardi per tentare di riaprire un match che i granata hanno sempre avuto saldamente in mano.

 

Primo tempo. Un ricco prepartita che in qualche modo anticipa i temi del match: a partire dalla grande accoglienza riservata a Ciro Immobile, il personaggio del momento. Applausi per lui, applausi per Quagliarella: che non è nell’undici iniziale ma che va a scusarsi sotto le due curve, passando per la tribuna e ricevendo in risposta il calore che una settimana fa era mancato. Pace fatta, sembra: è bastato l’arrivo di Immobile per far dimenticare l’episodio che aveva dato vita a striscioni impossibili da equivocare. La sorpresa è tra i pali, perché c’è Ichazo e non Padelli: scelta tecnica, il numero uno è in panchina. Immobile impiega sette minuti a timbrare il cartellino: calcio di rigore concesso e trasformato proprio dal numero dieci. Il direttore di gara fa ripetere e Ciro segna ancora: stavolta il gol è regolare. Granata avanti 1-0 e Frosinone che si trova a dover recuperare: per questo la squadra di Stellone aumenta la propria pressione mentre il Toro si affida al contropiede. Al 20′ rischiano i granata con Ajeti che di testa spedisce sul fondo, ma è del Toro l’occasione più ghiotta, quando al 26′ Baselli non sfrutta a dovere un bel pallone in profondità di Maksimovic. La doccia fredda al 32′, quando il Frosinone pareggia i conti con Sammarco: premiati gli sforzi della squadra ospite che riesce a rimettere tutto in equilibrio. Poco dopo, però, ci pensa il Gallo Belotti a riportare avanti i suoi: è il 37′ quando il cross di Peres trova la testa di Immobile e la parata di Leali. Il portiere però non trattiene e come un falco arriva il numero nove, che insacca da due passi. Belotti che insacca di nuovo, al 42′: prima doppietta in maglia granata per l’attaccante prelevato dal Palermo, e Toro che chiude il primo tempo sul 3-1.

 

 

 

 

 

 


Quagliarella, giro di campo e scuse: è pace con i tifosi

Le pagelle di Torino-Frosinone