A una rivista sportiva polacca, Four Four Two, si confessa a tutto tondo Kamil Glik, capitano granata che ormai da cinque anni veste la maglia del Toro. Una carriera in crescendo, che avrebbe dovuto culminare con questa stagione, quella delle nuove certezze per la squadra di Ventura. “Ma avrebbe potuto essere più positiva” ammette lui, “perché abbiamo perso alcuni punti nel finale delle partite. Penso per esempio al derby, e al gol di Cuadrado, comunque ci sono ancora tante partite, e l’equilibrio in questo campionato è molto. Vedremo in primavera quali saranno i nostri obiettivi, ma sicuramente, ad oggi, avremmo potuto essere più soddisfatti“.

 

Continua poi il capitano, parlando del mercato invernale: “L’arrivo di Immobile può esserci sicuramente utile. Anche perché spesso, penso per esempio alla sfida contro l’Udinese o l’Empoli, siamo stati troppo poco cinici. Sulla mia fascia di capitano? Sono orgoglioso di essere il primo calciatore straniero ad averla indossata, qui al Toro: questa è una società gloriosa, con anni di storia alle sue spalle. È un club molto apprezzato in Italia” spiega agli sportivi polacchi.

 

Per poi andare a parlare, in maniera più diretta, sul suo futuro: “Ho rinnovato grazie al grande rapporto che mi lega al presidente Cairo. Sono cinque anni che lavoriamo insieme, ci capiamo bene e abbiamo creato un’ottima intesa. Personalmente voglio riuscire a fare il massimo con il Toro e arrivare agli Europei nella forma migliore, per questo andare via a gennaio non sarebbe stata la scelta migliore. Ma con questo non voglio dire che me ne andrò a giugno, solo che con il presidente, quando ho firmato, abbiamo deciso di comune accordo che nel caso dovessero arrivare offerte importanti, per me e per il club, allora ci siederemo a un tavolo per parlarne. C’è anche una clausola rescissoria, nel contratto, ma prima di tutto deve essere soddisfatto il Toro dell’eventuale offerta ricevuta“.

 

Offerta che, per ora, non è arrivata, nonostante gli occhi sul difensore polacco da parte di vari club europei (soprattutto dalla Germania) non siano pochi. In estate, quindi, si valuterà meglio il futuro. Ma prima c’è il Torino da portare più in alto possibile.

 


La rassegna stampa del 24 gennaio 2016

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