Contro il Chievo il Torino ha incassato la decima sconfitta in questo campionato. Il ko ha inoltre aperto una frattura tra i tifosi e Ventura che, a fine partita, è stato contestato da tutto lo stadio.
Ecco gli aspetti top e flop della partita di ieri:
TOP
LA PRESTAZIONE DI BENASSI: nonostante il risultato e la brutta prestazione del Torino, Marco Benassi rappresenta una delle poche note liete in casa granata. Contro il Chievo è stato il giocatore che più ha impensierito Seculin, ha segnato un gol e ne ha sfiorati almeno un altro paio. Ha corso, ha difeso e ha attaccato portando diversi pericoli alla retroguardia clivense. Il tutto fino a quando Ventura non lo ha richiamato in panchina.
I RIENTRI DI OBI E FARNERUD: per motivi differenti Obi e Farnerud erano diventati due desaparecidos. Il nigeriano non si vedeva in campo dalla partita contro il Palermo (un girone fa), lo svedese da addirittura la scorsa stagione. Almeno a livello numerico il Torino ha quindi recuperato due elementi a centrocampo.
FLOP
LE MOSSE DI VENTURA: perché tenere fuori Zappacosta che nell’ultimo periodo ha dimostrato di essere tra i giocatori più in forma del Torino? Perché sull’1-1, in casa contro il Chievo, non passare all’attacco a tre punte per dare un chiaro segnale a squadra, ambiente e avversari di voler vincere la partite anziché accontentarsi di un misero pareggio? Perché sull’1-2 togliere Benassi, il migliore in campo tra i granata, per inserire Vives, un giocatore di quantità e non certamente di qualità? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che i tifosi si sono posti mentre in campo il Torino perdeva la sua decima partita in campionato. Interrogativi più che legittimi perché, anche ieri, le mosse di Ventura si sono rivelate sbagliate.
L’ATTEGGIAMENTO DELLA SQUADRA: la partita del Torino è finita, di fatto, un’ora prima del triplice fischio di Rocchi. La sfortunata autorete di Peres che ha consentito al Chievo di pareggiare si è rivelata essere per il Torino un colpo da ko: da quel momento in poi la squadra è sembrata impaurita e bloccata. E il Chievo, che aveva comunque dato l’impressione di potersi accontentare anche del pari, ne ha approfittato segnando la rete del 2-1 e vincendo la partita.
I TANTI CALCI D’ANGOLO BATTUTI ALL’INDIETRO: uno dei punti di forza del Torino dello scorso campionato erano i calci piazzati. Tante volte i granata sono riusciti a segnare dagli sviluppi di calci d’angolo o punizioni: Glik, Moretti, Quagliarella hanno più volte segnato proprio in seguito a palloni crossati al centro dell’area dalla bandierina. Quella dei corner è diventata ora un’arma che il Torino non sa più usare: ieri sono stati tanti i calci d’angolo buttati via con un giropalla all’indietro terminato con un lancio direttamente sul fondo o tra le braccia di Seculin, nonostante nell’area clivense ci fossero giocatori abili nel gioco aereo come Glik, Moretti, Maksimovic, Maxi Lopez e Immobile. Quest’ultimo è stato l’unico a rendersi pericoloso da un angolo, guarda caso proprio quando il pallone è stato crossato direttamente in area e non giocato indietro sulla trequarti campo per uno schema più volte abbozzato ma mai riuscito.