Dopo una stagione ai limiti della perfezione, in pochi si aspettavano un calo di questo tipo di Capitan Glik. Anche contro il Chievo il polacco è apparso spesso spaesato e nervoso come il resto della squadra. Dopo l’avvio convincente, l’autogol di Peres ha fatto crollare le fragili certezze granata. Il Toro ha avuto le occasioni per ritornare in vantaggio, ma la poca tranquillità non ha permesso ai granata di trovare la rete. Nel finale di partita ha avuto la meglio il nervosismo, ben rappresentato proprio da Glik, che ha sbagliato un paio di interventi per troppa irruenza e spesso ha cercato il contatto gli avversari. La partita è stata, nel complesso, ricca di contrasti duri, ma nel finale i granata non sono stati bravi a evitare le “trappole” degli avversari. Il nervosismo finale del capitano ha rispecchiato alla perfezione il sentimento di tutta la squadra.
Tra campionato e Europa League, nella passata stagione, Glik si era meritato l’attenzione di molti club europei, grazie a prestazioni praticamente perfette e ai tanti gol segnati. Indimenticabile la prestazione al San Mames, dove Glik annullò Aduriz e i temibili attaccanti dell’Athletic Bilbao con fisicità e qualità.
Otto gol nella passata stagione, zero in questa. Tante prestazioni rasenti la perfezioni nel passato campionato, poche in questo. Glik è l’emblema delle difficoltà palesate dalla squadra granata. Il capitano che ha rappresentato lo spirito granata nelle imprese della passata stagione, sta ora rappresentando la crisi del Toro. Se ci sarà uno scatto d’orgoglio dei granata in questa parte finale, molto dipenderà anche dall’atteggiamento di Glik. Il Toro ha bisogno del proprio condottiero per risollevarsi.