Le dimissioni di Schelotto, avvenute solo nelle ultime ore, sanciscono solo l’ultimo stravolgimento sulla panchina del Palermo, anche se il tecnico argentino non è mai stato realmente alla guida della squadra siciliana. Schelotto, infatti, a causa di vari problemi nell’ottenere il patentino d’allenatore, ha potuto solo affiancare in panchina Giovanni Tedesco, che di fatto è stato l’allenatore del Palermo, sostituendo l’argentino, e continuerà a guidare i rosanero anche ora che Schelotto ha deciso di lasciare definitivamente l’incarico. Prima che la squadra fosse guidata da Tedesco e nell’attesa dell’arrivo di Scelotto, però, Zamparini aveva temporaneamnete affidato la panchina del Palermo a Fabio Viviani, che successivamente è stato designato come vice prima di Schelotto e poi di Tedesco. 

 

 

Questo valzer di tecnici, insolito anche per Zamparini, ha avuto luogo dopo l’esonero di Davide Ballardini, già tecnico del Palermo nella stagione 2008/2009. Durante la sua seconda avventura sulla panchina dei rosanero ha totalizzato 2 vittorie, 1 pareggio e 5 sconfitte tra campionato e coppa, ma, nonostante la vittoria per 0-1 contro il Verona nel diciannovesimo turno di Serie A, complice anche il litigio con il portiere e capitano rosanero Stefano Sorrentino, è stato sollevato dal suo incarico. Prima di Ballardini, però, la squadra siciliana era abbastanza saldamente nelle mani del tecnico Giuseppe Iachini, che è stato alla guida del Palermo dalla stagione 2013/2014. Il tecnico di Ascoli Piceno, infatti, era stato chiamato a sostituire Gennaro Gattuso sulla panchina rosanero il 25 settembre 2013, in Serie B, e, contribuendo a dare un’impronta precisa alla squadra e un bel gioco, riuscì ad ottenere la promozione nel massimo campionato per la stagione 2014/2015. Nella prima stagione Iachini fa benissimo, totalizzando, alla fine del campionato, ben 86 punti, ma l’inizio della stagione 2015/2016 è fatto di alti e bassi, con la squadra che fatica ad esprimere gioco. 

 

 

Ricapitolando, quindi, in 24 turni di campionato, nel Palermo si sono susseguiti ben 5 allenatori. Iachini è stato certamente il più duraturo ed era riuscito a dare un’impronta alla squadra, cosa che, complice anche la brevissima durata dell’incarico, né Ballardini né Viviani né Schelotto hanno saputo fare. Tedesco sta provando a sfruttare la qualità offensiva della sua squadra, con un 4-3-3 che vede in Gilardino il perno offensivo, affiancato da Vazquez e Quaison, sperando così, di ridare un’identità ad una squadra confusa dai continui cambi.


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