Secondo tempo. Nessun cambio all’intervallo: Torino e Carpi si ripresentano con lo stesso undici del primo tempo. Con il passare dei minuti la squadra granata aumenta il pressing e spinge alla ricerca del gol del vantaggio. Come già nel primo tempo, il Toro si affida alle intuizioni di Immobile: sono lui e Belotti ad impegnare Belec nei primi 20′. Al 14′ Belotti, ben lanciato da Immobile, costringe il portiere ad una parata in due tempi, un minuto più tardi è ancora il numero dieci ad andare sul fondo e lasciare partire un tiro-cross che nessuno devia. Pressing ma anche errori, troppi, da una parte ma anche dall’altra. Il Carpi, infatti, ha una clamorosa occasione al 18′ quando Moretti perde palla in area e Lasagna (da poco in campo) serve Di Gaudio completamente libero all’altezza del dischetto. Il giocatore cincischia e alle sue spalle arriva Peres che gli soffia il pallone salvando il Toro. Al 28′ Ventura decide di effettuare il primo cambio: fuori Benassi, dentro Maxi Lopez. Toro a trazione anteriore, alla ricerca di quel gol che sbloccherebbe un match assolutamente da portare a casa. E la partita potrebbe cambiare al 32′: calcio di rigore concesso al Torino per l’atterramento di Belotti. Se ne incarica proprio Maxi Lopez: il numero undici va sul dischetto ma Belec respinge la conclusione dagli undici metri. Il risultato non si sblocca ma il Toro continua a spingere, un po’ alla disperata. A cinque minuti dalla fine secondo cambio, con Obi che prende il posto di Baselli. Sugli spalti il pubblico si spazientisce e arrivano anche fischi all’indirizzo di Ventura per la scelta dell’ultimo cambio, quando viene richiamato Silva per Zappacosta. In pieno recupero brivido, quando Padelli rischia di farsi portare via il pallone da Lollo. Il Toro chiude in avanti ma non sfonda il muro del Carpi. Fischi dell’Olimpico a fine gara: contro gli emiliani non si va al di là dello 0-0. 

 

Primo tempo. Oltre ventimila spettatori e un centinaio provenienti da Carpi: la gara dell’Olimpico ha la cornice delle grandi occasioni anche se è lo striscione che campeggia in Maratona, esposto intorno alle 13.15, a catalizzare tutta l’attenzione. Un (gentile) invito rivolto a Giampiero Ventura, chiamato a farsi da parte al termine della stagione, ma ringraziato per quanto fatto in questi anni. In campo si affrontano due squadre che per motivi diversi hanno bisogno dei tre punti: il Toro, per dare continuità all’ultimo risultato, il Carpi per tentare di tenere vive le speranze di aggancio al quartultimo posto. Parte meglio il Torino, affidandosi alle accelerazioni di Peres ma il primo pericolo è il Carpi a crearlo, quando all’11’ Letizia serve bene Di Gaudio che però sbaglia la conclusione. Al quarto d’ora la risposta granata: cross di Peres e colpo di testa di Belotti che Belec tocca in angolo. La partita si anima e a tratti si scalda: Gavillucci è arbitro, questo dice la gara di oggi, dal giallo abbastanza facile. Ammoniti Glik, Benassi (quest’ultimo diffidato) e poi Peres: e così, all’ennesimo fallo del Carpi non segnalato, Ventura protesta vivacemente e anche lo stadio sottolinea con grande disappunto la decisione. Nella prima mezz’ora il Carpi si fa vedere con un paio di punizioni non sfruttate a dovere mentre il Toro si affida totalmente alle invenzioni di Immobile che però stavolta, a differenza di domenica scorsa, non trova certamente praterie sulle quali involarsi. Al 34′ azione personale di Baselli e serpentina del numero sedici che entrato in area, da buona posizione, manda il pallone fuori. Al 38′ punizione sprecata da Bruno Peres e proprio negli ultimi trenta secondi grande pericolo al limite dell’area granata, quando Baselli cicca il pallone invece di allontanarlo e il Carpi con Bianco tenta di servire Crimi in area, ben chiuso. Il primo tempo si chiude sullo 0-0. 


Torino-Carpi 0-0

Ventura: “Striscione? È un grazie per il lavoro fatto”