L’ultima esperienza granata a San Siro contro il Milan no è di certo stata positiva per gli uomini di Ventura. In una partita che ha visto le espulsioni di Zaccardo e Molinaro per gioco scorretto e di Inzaghi a causa di qualche parola di troppo nei confronti dell’arbitro, la doppietta di El Shaarawy e la rete di Pazzini hanno regalato i tre punti ai rossoneri. Unica nota lieta per il Toro, l’esordio in prima squadra di Rosso, uno degli uomini migliori della Primavera di Longo.

 

Ma nella storia delle due squadre questo non è di certo il risultato peggiore portato a casa dai granata. Nella stagione 2002/2003, infatti, il Milan si impose addirittura per 6 reti a 0. Reti messe a segno da Pirlo, Inzaghi, che segnò una personale tripletta, Serginho e dall’autogol di Fattori. Nel 1950, invece, le reti rossonere furono addirittura 7, firmate dalla doppietta di Burini, dal poker di Nordhal III e dal gol di Liedholm.

 

Gli ultimi punti guadagnati a Milano contro i rossoneri i granata li hanno ottenuti nella stagione 2013/2014 quando grazie alla rete di Immobile, a cui rispose Rami, il Toro mise a segno l’1-1 finale nella partita di esordio in maglia granata di Kurtic in uno stadio semideserto. Per trovare l’ultima vittoria del Toro in casa dei rossoneri bisogna invece risalire fino alla stagione 1984/1985. In quell’occasione fu Schachner a siglare il gol del definitivo 0-1 per il Toro di Radice.

La vittoria più ampia per i granata risale addirittura al 1942 quando la tripletta di Menti II, e le reti di Petron e Ossola siglarono il 5-2 finale in casa rossonera. Per il Milan andarono a segno, invece, Meazza e Cappello.

 

Nel complesso, le sfide nella massima serie tra Toro e Milan ammontano a 143 di cui 34 sono terminate in favore dei granata, 58 in favore dei rossoneri e 51 in pareggio. Un bilancio negativo che si ripete anche considerando esclusivamente le partite disputate a San Siro dove le vittorie granata sono soltanto 12 contro le 41 sconfitte e i 18 pareggi. 


Serie A, giornata di scontri diretti

Milan: fuori Romagnoli, in difesa c’è Zapata