Il Toro torna da San Siro con l’undicesima sconfitta della stagione, la settima in trasferta, contro un Milan non inarrivabile ma più incisivo e più cinico. I granata, però, nonostante il risultato negativo sembrano aver trovato un briciolo in più di iniziativa rispetto alle partite degli ultimi mesi. Una tendenza confermata anche dai numeri del match che non sanciscono una supremazia così netta dei rossoneri sui granata.
Già dal riferimento del possesso palla (55% a favore del Milan e 45% per il Toro) si può notare come in realtà a caratterizzare il match sia un sostanziale equilibrio. Immobile e compagni hanno tirato 8 volte, di cui 4 in porta mentre per i rossoneri i tiri sono 12 di cui 6 sono stati indirizzati verso Padelli. Ed è proprio tra quei sei tiri nello specchio della porta che il Milan riesce a mettere a segno il gol del vantaggio e della vittoria. A favore dei rossoneri sono anche i tiri in porta su punizione, quella di Honda terminata sulla traversa, mentre sono in parità i tiri in porta su palla in attiva (4 per parte) sfruttati però meglio dai rossoneri. Proprio su una di queste palle inattive è infatti arrivata la rete di Antonelli. Pari anche le parate: 4 per Donnarumma e altrettante per Padelli.
I granata si aggiudicano invece il primato per i fuorigioco: 2 rispetto al solo offside del Milan che, tuttavia, è stato molto più incisivo essendo il motivo per cui il direttore di gara ha annullato il secondo gol dei rossoneri. Per quanto riguarda i corner se ne contano 5 per la squadra di Mihajlovic e 6 per la truppa di Ventura mentre le palle perse sono in favore dei rossoneri 42 (come quelle recuperate), contro le 27 di Glik e compagni che ne hanno recuperate 30.
Insomma il risultato fa pendere ogni analisi possibile in favore della squadra rossonera ma il Toro non ha sfigurato, almeno nelle statistiche. La strada potrebbe essere quella giusta ma il lavoro, da qui a fine campionato, è ancora molto.