Genoa-Torino sarà una partita molto interessante. Le due squadre non hanno mantenuto le ambizioni di inizio stagione e vogliono tornare a dare continuità ai propri risultati, dopo un periodo di grande difficoltà.

Sarà un match speciale e ancor più importante per i tanti “ex”. Tra tutti, spiccano i nomi di Alessio Cerci e Ciro Immobile.

Cerci ha vissuto al Toro le due stagioni più importanti della sua carriera, riuscendo, giorno dopo giorno, a suon di dribbling, gol e grandi giocate, a conquistare un posto nel cuore dei tifosi granata. Ventura era riuscito a motivarlo e a dargli le giuste responsabilità, e Cerci, con un crescendo di prestazione, è stato capace di guadagnare anche la Nazionale e l’interesse di molti Club Europei. Dal 2012 al 2014 ha collezionato la bellezza di 73 presenze e 21 reti, ma soprattutto è diventato perno insostituibile del Toro, trovando una continuità mai avuta in carriera.

Nell’estate del 2014, però, arriva la separazione dai colori granata: Cerci vuole misurarsi con la Champions League e viene ceduto all’Atletico Madrid. In Spagna, non riesce a imporsi e il Milan bussa alla porta della società madrilena per provare a rilanciare il giocatore.

Il suo rendimento in rossonero sarà, se possibile, ancor più deludente: solo 33 presenze in totale, la maggior parte a partita in corso, e una sola rete. Nell’ultima sessione di mercato il Genoa decide di dare a Cerci, probabilmente, l’ultima chance della sua carriera. Il giocatore è andato a colmare le carenze in attacco della squadra di Gasperini e si sta ritagliando il giusto spazio. Con i rossoblù già 8 presenze, 2 gol e 1 assist. Il finale di campionato dirà molto sul suo futuro.

 

Ciro Immobile ha fatto il percorso inverso: nella stagione 2012/2013 ha vestito la maglia del “Grifone” senza lasciare il segno (34 presenze e 5 gol). La dirigenza granata ha, però, l’intuizione di puntare su di lui nella stagione successiva e viene premiata. Immobile conquista il titolo di capocannoniere con 22 reti e guadagna le attenzioni di molti top club europei. Tra questi c’è il Borussia Dortmund di Klopp. L’allenatore è affascinato dalle qualità dell’attaccante napoletano e lo mette in cima alla lista dei desideri del suo mercato. La dirigenza tedesca lo accontenta e Immobile sbarca in Germania. L’attaccante si misura, però, con la peggior stagione degli ultimi anni del Dortmund. Nonostante ciò, riesce ad arrivare in doppia cifra (10 reti) in 34 presenze. L’addio di Klopp complica la permanenza di Immobile a Dortmund. Il Siviglia vuole puntare su di lui e I’attaccante non può rifiutare. Con gli spagnoli solo 15 presenze e 4 gol, chiuso dalla concorrenza portata da Llorente e Gameiro.

In inverno, il Toro, con un’operazione lampo, lo riporta “a casa”. Immobile ha la fiducia di tutti e scende immediatamente in campo contro il Frosinone. Partenza da urlo: gol e assist. Poi, 2 assist contro la Sampdoria, 1 contro il Chievo e 2 gol contro il Palermo. Domenica scorsa è arrivato l’errore dal dischetto, che non può cancellare quanto di buono fatto dal giocatore. I margini di miglioramento sono ancora ampi. I tifosi granata si augurano che questi ultime giornate di campionato siano solo il prologo a una prossima stagione più esaltante, con Immobile e la maglia granata assieme, dalla prima giornata, come nel 2013.

 

Gli altri ex sono Moretti e Bovo da una parte, Marchese, Tachtsidis e Dzemaili dall’altra. I due difensori, attualmente in maglia granata, sono arrivati nel 2013, proprio assieme a Immobile, per 700mila euro complessivi. Un’ottima operazione, visto il rendimento dei due. Moretti è diventato subito un perno insostituibile del Toro, Bovo è sempre stato una buona alternativa a Maksimovic, infortuni permettendo. 

 

Remoti sono, invece, i ricordi in maglia granata di Giovanni Marchese, cresciuto nelle giovanili del Toro, con cui esordì nella Serie B 2003/2004: 7 presenze e stagione culminata con un deludente dodicesimo posto.

Ben più vicine le esperienze in granata di Dzemaili e Tachtsidis. Lo svizzero ha giocato al Toro nella stagione 2008-2009 collezionando 34 presenze, senza riuscire ad evitare la retrocessione. Il greco ha segnato un gol in undici presenze con la maglia granata nel 2014.


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