Da domenica a domenica, 129 anni dopo. Il Toro domenica festeggia il proprio compleanno più antico – e più vero – al cospetto dell’avversario più nobile. I granata spegneranno idealmente 129 candeline a Marassi di fronte al Genoa che da molti è considerata la società più antica d’Italia. Erroneamente. Perché il Genoa Cricket and Athletic Club è nato nel 1893; il Torino, invece, era nato sei anni prima per merito di Edoardo Bosio che, con alcuni soci fuoriusciti dalla Canottieri Armida e con i colleghi britannici della filiale torinese della Thomas Adams, fondò il Football & Cricket Club Torino, società sportiva che praticava il cricket, il canottaggio e l’alpinismo in estate, e il football in inverno. Una cospicua dose di documenti attesta che la nascita del Torino va fatta risalire al mese di marzo 1887, con ogni probabilità proprio a domenica 13 marzo 1887.
Ma Genoa-Torino rappresenta anche la riproduzione della prima partita in assoluto che venne giocata nel nostro paese; e su questo nessuno avanza dubbi. L’incontro si disputò giovedì 6 gennaio 1898, a Genova, sul campo della Velocipedistica di Ponte Carrega, dal terreno particolarmente ondulato, con porte in legno irregolari e senza rete. Di fronte ci sono il Genoa padrone di casa ed una sorta di «rappresentativa» torinese.
Scendono infatti in campo, con la stessa maglia, giocatori appartenenti a due club differenti, l’Internazionale Torino ed il Football Club Torinese. È una partita «storica», quella del Ponte Carrega, perché per la prima volta pone una di fronte all’altra due squadre di due città diverse. Insomma, quel giovedì di inizio gennaio del 1898, si gioca la sfida numero uno del calcio italiano registrata ufficialmente. Di fronte a 208 spettatori paganti, i torinesi vincono per 1-0 con una rete nei primi minuti di gioco del marchese (e capitano torinese) Savage.
A proposito: per chi avesse ancor delle perplessità a proposito della ricostruzione storica del Torino come club più antico d’Italia, a tagliare la testa al toro – stavolta è proprio il caso di dirlo – è proprio uno dei protagonisti in campo quel pomeriggio. Il genoano Edoardo Pasteur, parente del più famoso fondatore dell’immunologia, taglierà corto a proposito della squadra torinese: «Quel giorno giocammo contro il Football Club Torino» diceva il pioniere ligure avallando una volta per tutte la teoria dell’esistenza del Toro ben prima del 1906.
Giovedì 6 gennaio 1898, Ponte Carrega (Genova)
GENOA-TORINO 0-1 (0-1)
RETE: Savage nei primi minuti del primo tempo.
GENOA: Spensley (C), De Galleani, Marshall, Pasteur, Venturini, Reed, Leaver, MacIntosh, Chalners, Tweedy, Wilkey.
TORINO: Beaton, Cavalchini, Beltrami, Dobbie, Ghigliotti, Stevens, Ferrero (C), Nasi, Montù, Bosio, Savage.
ARBITRO: R.L. Daiglas.
NOTE: spettatori paganti 208, per un incasso di 280,50 lire.