Domenica all’Olimpico andrà in scena il derby della Mole tra Torino e Juventus. I granata sono stati rimontati e sconfitti dal Genoa nell’ultima gara di campionato e stanno vivendo una profonda crisi di risultati. I bianconeri hanno battuto il Sassuolo e mantenuto, così, la vetta della classifica.
Molto è cambiato rispetto alla sfida dell’andata: la Juve ha superato le difficoltà di inizio stagione e ha inanellato una incredibile striscia di risultati utili consecutivi.
Il merito va sicuramente al tecnico Allegri, che è riuscito a trasformare le tante critiche (anche degli stessi tifosi bianconeri) in applausi. La sua squadra è solida, vivace e concreta. La difesa granitica (Buffon è a soli 3 minuti dal record di imbattibilità in Serie A) e il centrocampo capace di abbinare qualità e quantità sono i reparti che stanno facendo la differenza. In attacco il leader tecnico è il giovane Paulo Dybala, autore di 14 gol e 8 assist in 24 presenze. Un giocatore che, in questa stagione, avrebbe dovuto crescere all’ombra dei più esperti Mandzukic e Morata e che, invece, è diventato insostituibile. Le sue giocate hanno fatto spesso la differenza; quando non arriva il gol c’è quasi sempre la prestazione. Il giovane argentino, però, è in forse in vista del derby e potrebbe anche non essere tra i titolari. I prossimi giorni saranno decisivi.
L’unica nota stonata è lo scarso rendimento di Alvaro Morata – autore di 4 reti in questo campionato – che lo ha portato a essere solo un’alternativa, come Zaza, del duo Mandzukic-Dybala.
A centrocampo si è ritrovato Pogba, dopo un avvio non brillante. Il francese è tornato a segnare e soprattutto a giocare per la squadra. Ogni tanto pecca di egoismo, difetto normale per un giocatore così giovane e così talentuoso. Allegri è stato decisivo, tra le altre cose, anche nella gestione di Pogba. Il tecnico ha saputo dare le giuste motivazioni al giocatore, lo ha protetto nei momenti di difficoltà e lo ha messo da parte quando non era mentalmente pronto a affrontare le partite. Ha dimostrato che la Juve può vincere anche senza di lui.
Da sottolineare anche il rendimento di Alex Sandro, partito un po’ in sordina, e poi diventato elemento imprescindibile sulla fascia sinistra. Una spina nel fianco costante per le difese avversarie, grazie alla sua tecnica e alla sua velocità. Il brasiliano si è dimostrato abile anche in fase di assist e di realizzazione. Un altro bel colpo di mercato della società di Andrea Agnelli.
Per il resto è la solita Juve: difesa composta da Barzagli e Bonucci, con Chiellini da valutare, fascia destra presidiata da Lichsteiner. Dubbio in regia, dato che Claudio Marchisio con molta probabilità salterà il derby. Cuadrado, Morata e Zaza pronti a fare la differenza con il loro ingresso a partita in corso.
Il Toro avrà bisogno di una prestazione ai limiti della perfezione per replicare il successo nel derby di ritorno della passata stagione.