Nell’anticipo del ventinovesimo turno di Serie A, la Juve mantiene la vetta e le distanze dai partenopei, vincendo una gara difficile contro un Sassuolo agguerrito. Napoli e Lazio riescono ad imporsi rispettivamente su Palermo e Atalanta. Si chiude così la 29ª giornata ed è tempo di fare un bilancio individuando i top e flop di questo weekend calcistico. 

  

Top 

  

Genoa. Trascinato da un Cerci in splendida forma, il Genoa riesce ad agguantare una vittoria fondamentale in chiave salvezza. Contro il Torino, i rossoblù partono male, ma poi sono bravi ad approfittare del vistoso calo della squadra granata e riescono con merito a ribaltare uno 0-2 che poteva chiudere i giochi a Marassi già dopo venti minuti. Gli uomini di Gasperini, invece, ci hanno creduto fino alla fine e, con questa vittoria, si sono portati in dodicesima posizione, lasciandosi alle spalle proprio la squadra di Ventura.   

 

Carpi. Gli emiliani contro il Frosinone erano chiamati ad uno scontro salvezza che per loro era decisivo. Vincere era possibile ed era necessario per non venire già condannati alla retrocessione. Gli uomini di Castori mettono in campo tutto e, contro un Frosinone determinato, riescono ad avere la meglio e a vincere anche dopo il pareggio di Dionisi, che poteva far perdere le speranze. Vittoria di misura, ma meritata contro una diretta concorrente. La salvezza dista ancora molto, ma ottenere i tre punti in queste gare è fondamentale.   

 

Roma. La Roma non si ferma più e continua a vincere anche in un campo insidioso come quello di Udine. Ottava vittoria consecutiva per i giallorossi e ottavo capolavoro per Spalletti, che sembra aver dato più convinzione e sicurezza a tutto l’ambiente. Dopo la vittoria fuori casa contro l’Udinese, che ha sancito l’esonero di Colantuono, il terzo posto è sempre più saldo e la Roma può affrontare con maggiore serenità l’ormai prossimo scontro diretto contro l’Inter.   

 

Flop 

 

Milan. Il terzo posto è ormai un’utopia per gli uomini di Mihajlovic, che, anzi, devono guardarsi bene dal non perdere anche la possibilità di un piazzamento per l’Europa League. Il Milan, dopo la brutta sconfitta contro il Sassuolo, offre ai propri tifosi un’altra brutta prestazione, non riuscendo ad andare oltre ad un pareggio senza reti in casa del Chievo Verona. I rossoneri non solo non vincono più, ma non convincono. Il gioco che aveva fatto ben sperare fino a qualche giornata fa, adesso è quasi assente e, nelle rare volte in cui i rossoneri riescono a gestire il pallone, lo fanno in modo appannato e confuso.   

 

Toro. La squadra di Ventura ha un ottimo avvio, ma dura solo per venti minuti, illudendo i tifosi di poter conquistare una vittoria sul campo di Genova. Dopo i due gol di Immobile, i granata commettono una serie continua di disattenzioni che consentono alla squadra di Gasperini di recuperare dallo svantaggio e, addirittura, di ribaltare la gara. La retroguardia del Toro concede troppo e il centrocampo appare troppo macchinoso nel fare gioco. L’unico a salvarsi in questa bruciante sconfitta è Immobile, che da solo però non può stravolgere le sorti di un’intera squadra.   

 

FiorentinaLa squadra vista contro il Verona non è stata la solita Fiorentina, apparsa più volte lenta e confusa nel gestire la palla. Gara sottotono dei viola contro un’Hellas ormai in B, che comunque lotta su ogni pallone. Tello e Zarate provano con i propri guizzi ad essere decisivi per la propria squadra, ma dopo la rete dell’argentino, gli uomini di Sousa non riescono a chiudere la gara e vengono raggiunti dal gol di Pisano, che fissa il punteggio sul definitivo 1-1.    


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