Domenica prossima il Torino affronta l’Inter senza Kamil Glik, squalificato. Il difensore granata nella scorsa stagione è stato decisivo per le sorti della sua squadra realizzando otto reti, sette delle quali in campionato più una in Europa League contro lo Zenit San Pietroburgo. Il difensore della Nazionale polacca in questa stagione non è riuscito a ripetersi e non realizza un gol  da quasi un anno, più precisamente dal 4 aprile 2015 contro l’Atalanta a Bergamo. Da qui nascono le difficoltà del Torino nel gioco aereo.

 

Nello scorso campionato la squadra di Ventura ha realizzato 12 gol di testa e uno di questi  con protagonista Emiliano Moretti (al 94′)  in data  25 gennaio 2015  ha permesso ai Granata di espugnare San Siro sulla sponda neroazzurra dopo un’attesa di quasi 27 anni. Ma anche in questa peculiarità il Toro ha subito un’inversione di tendenza: soltanto due centri in questo Torneo  (e ultimi in questa classifica a parimerito con il Bologna) e curiosamente  sempre contro la Sampdoria. Il primo di Quagliarella alla quarta giornata, il  successivo di Belotti, a Marassi, alla ventitreesima. Il Torino di Ventura dal 2012 in poi aveva sempre lasciato traccia  nel gioco aereo, oltre all’exploit dello scorsa stagione, va ricordato il contributo di  9 marcature nella stagione  2012/2013 (con il bomber Rolando Bianchi a 4) e i 7 centri di due stagioni fa (con 3 capocciate-gol di Ciro Immobile). Entrando più nello specifico il capitano Glik  ha realizzato 10 reti in serie A, tutte con la maglia del Torino e di queste 7 sono state realizzate di testa. Nello scorso torneo si è laureato come migliore difensore goleador e con 5 segnature “arrivate dal cielo” è stato il bomber più prolifico di questa speciale classifica, superando Tonelli, G. Rodriguez e Klose tutti fermi a quota 4. Inoltre, per trovare un goleador più efficace sulle reti di testa in casa granata in un solo torneo di serie A, bisogna risalire al 1980/81 con l’exploit di  “Ciccio” Graziani con 7 centri.

Per il momento, tuttavia, l’“ariete” Granata più prolifico di Glik rimane  Danilo D’Ambrosio (in questo torneo ha realizzato le uniche due reti italiane dell’Inter) che con la maglia del Torino fra serie A e serie B  dal gennaio 2010 al giugno 2014 ha realizzato addirittura 8 reti di testa su 10 realizzazioni.

 

Ormai è consuetudine trovare tanti difensori che segnano con grande continuità nel gioco aereo, un valore aggiunto per queste squadre. Oltre a Glik, Tonelli e Rodriguez G. , in questo Torneo riviviamo la stessa situazione con altri protagonisti come Eros Pisano (Verona) con 4 centri (a pari-merito  con Leonardo Pavoletti del Genoa) e altri 6 difensori protagonisti con 2 marcature:  Rossettini (Bologna), Blanchard (Frosinone), Alex (Milan), Gonzalez (Palermo), Gonzalez  R. (Fiorentina) e Helander (Verona). Ma il tallone di Achille del Toro traspare in modo evidente nelle reti subite di testa in questo Campionato: nove in tutto (contro le tre alla fine della scorsa stagione), peggio solo Empoli, Sampdoria e Verona (con 11 gol subiti), di cui  tre subite addirittura contro  il Genoa di Gasperini dove i granata sono stati puniti da una doppietta di Laxalt allo stadio Olimpico e dal  virtuosismo di Luca Rigoni a Marassi.

 

Per colpa di queste amnesia le squadra di Ventura ha subito tre sconfitte con questi tre “giustizieri”: Matos (adesso all’Udinese), G. Rodriguez  e Luca Rigoni e le altre 4 reti subite hanno impedito al Toro di portare a casa l’intera posta. Fra questi è curioso sottolineare che il colombiano  Muriel della Sampdoria ha realizzato, proprio contro il Torino, il suo unico gol di testa su un totale di 32 segnature in serie A da quando gioca nel nostro paese.


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