28 presenze e 9 gol, con la doppia cifra ormai a un passo, per quella che sarebbe la sua prima volta in Serie A. Andrea Belotti continua a crescere in granata, e la sua maturazione può dirsi davvero a buon punto. La punta acquistata dal Palermo infatti sembra trasformata rispetto al giocatore buono, ma timido, che si intravedeva nei suoi primi mesi di esperienza all’ombra della Mole: tanto movimento, allora, condito da tanta buona volontà, ma poca concretezza. Molta concretezza, ora, con la sensazione che, in verità, possa fare molto, molto di più.
Anche a Milano, per esempio, il “Gallo” ha avuto più volte l’occasione di realizzare una rete, ora trovandosi di fronte un super Handanovic, ora sbagliando clamorosamente per fatti suoi; ci è voluto un rigore, quello della vittoria, per fare sì che potesse finire nel tabellino dei marcatori. Ma la cosa importante è che anche a Milano, senza Ciro Immobile, che sembra il partner ideale per completare con lui il reparto, l’attaccante sia riuscito comunque a farsi particolarmente notare.
Non è casuale, infatti, che le prestazioni di Belotti siano migliorate di pari passo con il miglioramento dell’intesa con il numero 10 granata, arrivato a gennaio. Tanto che veniva naturale pensare che senza Ciro in campo, ne avrebbe risentito non solo la squadra in generale, ma anche l’ex Palermo stesso. Cosa che, fortunatamente, non si è verificata, soprattutto per ciò che riguarda il secondo aspetto. Ecco che dunque non a caso si parla di processo di maturazione sicuramente a buon punto. Buono tale, anzi, da poter pensare che nemmeno la Nazionale può rimanere cieca di fronte a tutto questo. E chissà che davvero prima degli Europei all’attaccante non venga offerta una prima chance di mettersi in mostra in Azzurro. Sarebbe il coronamento di una stagione molto importante, inominciata da buona scommessa e proseguita da buona certezza. Il futuro è tutto dalla sua.