Aveva dato la sua disponibilità, Tavecchio, a introdurre la tecnologia nei campi delle competizioni calcistiche italiane. E l’Italia, in effetti, è tra le Federazioni che parteciperanno a questa importantissima novità. A partire da settembre, infatti, verrà introdotta la “Goal Technology” che prevederà un intervento della tecnologia nelle situazioni che più possono cambiare il corso di una partita.

 

Quali? Ovviamente, tutto quello che ha a che vedere con i gol: da quelli fantasma, alle azioni in sospetto fuorigioco e quant’altro. Ma non solo, vi si potrà ricorrere anche per le espulsioni e per i calci di rigore, ma non per le ammonizioni o per le punizioni dal limite. E come funzionerà, nei fatti?

 

Nel protocollo è scritto che si dovrà fermare il gioco se la palla sarà in una zona “non ininfluente” o se, effettivamente, l’azione è già stata sospesa. Inoltre, è prevista anche la modalità “challenge”, che prevede come siano i tecnici a chiedere una verifica video. Ancora, la regola va affinata e resa più precisamnete nota, onde evitare abusi che, in un modo o nell’altro, renderanno comunque molto più lungo il tempo delle gara. Non quello effettivo, ma reale.

 


Dal Bologna a Bologna è tutto un altro Belotti

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