Davide Zappacosta aspetta. Non in eterno, ma aspetta. Di poter avere una sua possibilità, visto che, finora, è tra i giovani che ne ha avute di meno. Ed è strano, considerato il pesante investimento nella scorsa estate che il Torino ha fatto per potersi assicurare il terzino dall’Atalanta, del quale si diceva (e si dice ancora) un gran bene. “Crescerà” dice Ventura (lo ha ribadito ancora oggi in conferenza stampa), “anche perché ha la stessa voglia di Belotti. Ce la sta mettendo tutta, senza mollare mai“. Dichiarazioni al miele, da parte del tecnico, che sul terzino almeno a p
 
 
Infine, una considerazione su Zappacosta: “Ha la stessa voglia di Belotti, che sta facendo molto bene. Potrebbe arrivare in Nazionale già ora, ma non ha molta importanza ora. Sta lavorando per arrivare ed è questo che conta. Zappacosta allo stesso modo, anche se sta giocando meno, ce la sta mettendo tutta senza mollare mai“. E contro la Roma, l’ex Avellino e Atalanta dovrebbe proprio avere una chance.
 
 
Nell’ottica di confermare il turn over annunciato dall’allenatore (e solo in parte fallito a causa delle molte defezioni), ma anche con l’intenzione di mettere alla prova il giocatore, che per la prossima stagione potrà davvero essere molto importante per la squadra. Il futuro di Peres è infatti in bilico, e nel caso sarà più facile veder ceduto il brasiliano – vista la forte plusvalenza che si è creata in queste due stagioni – piuttosto che il classe ’92, il cui valore può crescere molto, se impiegato con regolarità.
 
 
Appunto, la continuità. Questo manca al giocatore, che si aspettava di scendere in campo molto di più. E questa potrebbe essere la discriminante tra la richiesta di una cessione, a giugno, o di permanenza. Il Toro dovrà dare delle garanzie, senza dubbio. Nel frattempo, lui continua a lavorare in silenzio. Perché le qualità certamente non mancano. Il suo momento deve ancora arrivare.
 

La rassegna stampa del 19 aprile 2016

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