Secondo tempo – Il secondo tempo si apre senza nessuna sostituzione da parte dei due allenatori, anche se Ventura manda subito a scaldarsi Maxi Lopez che attira su di se le attenzioni di tutto lo stadio. L’argentino riceve infatti applausi e cori da parte di tutto lo stadio: ancora una volta i tifosi mostrano tutto il loro affetto per il numero 11. Il Toro riprende la partita così come l’aveva finita nella prima parte, cioè attaccando: al 4′ Martinez è bravo a tenere in campo un pallone e a scaricarlo per Belotti che non riesce però a trovare lo specchio della porta. Al 10′ episodio da moviola nell’area granata, con Berardi che cade dopo un contatto con Moretti che Fabbri non giudica però irregolare. Come già accaduto nel primo tempo, anche nella parte centrale della seconda frazione succede poco o nulla: Acquah recupera qualche pallone a centrocampo ma troppo spesso sbaglia l’ultimo passaggio e neanche gli ingressi in campo di Benassi e Farnerud, al posto di Baselli e Acquah, riescono a ravvivare il gioco granata. È così che un Toro brutto, come troppo spesso visto in questa stagione, ad un quarto d’ora dalla fine passa in svantaggio: da azione d’angolo Peluso trova la deviazione giusta di testa e porta in vantaggio il Sassuolo. I tifosi sugli spalti iniziano allora ad invocare il nome di Maxi Lopez e Ventura a nove minuti dalla fine decide di accontentarli inserendo l’attaccante al posto di Silva. Il Toro passa così al 4-3-3 con Moretti che si allarga sulla sinistra. Il cambio di modulo non serve però ad accendere il Toro e all’85’ persino Ventura sembra rassegnarsi all’ennesima sconfitta: il tecnico si siede in panchina e smette di dare indicazioni alla propria squadra, dagli spalti nel frattempo piovano fischi per i consueti retropassaggi a Padelli. Al 95′ Trotta in contropiede punisce ancora al Toro. Finisce 3-1 per il Sassuolo: non certo nel modo migliore per inaugurare lo stadio Grande Torino. E per Ventura e i suoi ragazzi arrivano solamente fischi.

 

Primo tempo – La partita contro il Sassuolo è a suo modo una gara storica: è infatti la prima del Toro nello stadio ribattezzato “Grande Torino”. La sfida contro i neroverdi di Di Francesco non inizia nel migliore dei modi per Ventura che, nel riscaldamento, perde per infortunio Obi ed è costretto a far scaldare velocemente Acquah per sostituire il nigeriano. In difesa il tecnico granata decide invece di rinunciare ancora una volta a Zappacosta, è così che sulle corsie esterne giocano Peres e Silva. L’inizio di partita è tutt’altro che noioso: dopo cinquanta secondi una girata di destro di Belotti termina di poco sul fondo, sul ribaltamento di fronte il Sassuolo invece non sbaglia: Duncan affonda sulla sinistra e crossa al centro dell’area dove trova il puntuale colpo di testa di Sansone che batte Padelli. 1-0 per il Sassuolo che dura però pochi minuti: al 7′ infatti arriva l’immediato pareggio del Toro. È Bruno Peres il primo marcatore granata al “Grande Torino”, il brasiliano finalizza al meglio un micidiale contropiede di Baselli battendo Consigli con un diagonale preciso. Ai primi dieci minuti di emozioni, ne seguono oltre trenta di errori e poche emozioni. Eppure il Toro gli spazi per colpire li avrebbe, sopratutto sulle corsie esterne considerato che il Sassuolo lascia sempre molto campo sia a Silva che a Peres. Il match torna a infiammarsi nei minuti finali: al 42′ Peres è bravo a servire Martinez davanti a Consigli, il venezuelano avrebbe l’occasione di portare in vantaggio il Toro ma spara sulla traversa il pallone del 2-1. Il primo tempo si chiude così sul risultato di 1-1.

 

 


Toro, gioca Acquah al posto di Obi

Di Francesco: “Ci siamo ripresi i punti persi in passato”