Da Alfred Gomis a Vittorio Parigini, passando da Marco Chiosa ad Antonio Barreca. Sono questi i quattro giocatori maggiormente indiziati per poter avere, nell’immediato un futuro in granata, con il difensore centrale, ora in forza all’Avellino, in leggero svantaggio rispetto agli altri tre prodotti del vivaio torinista. Ma il loro futuro è davvero in orbita della tanto agognata prima squadra? O dovranno ancora aspettare? Oppure ancora, non hanno intenzione di rientrare alla base?

 

È proprio su questo terzo interrogativo che si impernia ogni ragionamento di mercato legato a portiere, terzino sinistro e attaccante: tre talenti (più giovani rispetto a Chiosa) il cui valore sta potenzialmente emergendo – esclusioni, per il cagliaritano, a parte – che hanno ben chiaro il fatto di dover giocare con continuità per diventare giocatori veri. E non meteore. È questo che principalmente spaventa i prodotti del vivaio del Toro, che da un lato vuole tornare a cullare ambizioni europee per il prossimo anno, ma dall’altro deve anche impostare un lavoro di costruzione della rosa secondo le normative Tavecchio, che potrebbero anzi subire un’ulteriore proroga. Ma proroga o non proroga, i tre, più Chiosa, non vogliono tornare in rosa per assurgere a una funzione prettamente numerica, o come gregari.

 

Se dovranno indossare la maglia granata, lo faranno non con la presunzione di partire protagonisti, ma quanto meno con la concreta prospettiva che già dalla prossima stagione possano essere considerati davvero alla stregua dei titolari, a contendersi volta per volta una maglia per la partita. Una sfida che sarebbe stimolante da un lato, affascinante dall’altro, per la quale però il Torino ancora non ha posto garanzie. Prima di tutto, infatti, Cairo dovrà risolvere e in maniera definitiva la questione-Ventura, cioè capire se il tecnico davvero resterà per la prossima stagione e se sarà intenzionato a puntare su questi, come su eventuali altri, elementi. Poi, si vedrà. Intanto, soprattutto per Gomis e Parigini le interessate non mancano di certo: il Cesena si è già attivato per chiedere la conferma anche per il prossimo anno (ma è difficile che il portiere resti in B), mentre l’attaccante, sul quale da anni ci sono sempre gli occhi della Juventus, si stanno interessando tante squadre di A, ma in maniera per ora tiepida, senza mosse davvero concrete. Il Toro, comunque, ha la priorità assoluta. Ma non in eterno.

 

Una presa di posizione sarà necessaria, oltre che apprezzabile, per mettere subito in chiaro ogni intenzione. Ma mai come il prossimo anno, la possibilità di veder finalmente valorizzati più prodotti del proprio vivaio (non come lo sporadico caso Ogbonna, per intendersi) è concreta. Se solo si vorrà.

 


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