Al termine della partita contro l’Udinese, il tecnico granata Gampiero Ventura ha così commentato la vittoria della sua squadra.
“Oggi abbiamo fatto una buona partita. Avevamo voglio di giocare, di fare calcio mentre l’Udinese ne aveva di fare punti, dopo essere andati in svantaggio di due gol è stato più facile, l’Udinese è andata in difficoltà ma gli auguro di fare i punti che gli servono per salvarsi. Oggi c’è stata la voglia dei ragazzi, ho ritrovato la voglia del Torino e mi sono anche divertito. La partita dell’andata è stata quella che ha dato inizio al rammarico, molte cose sarebbero potute andare diversamente”.
“Oggi avevamo in campo ragazzi del ’94, del ’95 e alla fine pure uno del ’97, tutto questo fa parte del discorso di programmazione e investimento sui giovani che stiamo facendo. Martinez? Lo abbiamo aspettato e ora sta capendo che può emergere, oggi ha fatto un altro passo avanti. Degli undici giocatori scesi in campo oggi, ben nove erano giovanissimi: questa è la conferma che siamo sullo strada giusta”.
Ventura ha poi parlato anche del suo futuro. “Una settimana si dice che vado via, un’altra che resto. Ora pensiamo a finire bene il campionato, poi vedremo. Lo striscione sul mio addio che era apparso in Maratona qualche tempo fa bisogna vedere se rappresenta il volere del 5% dei tifosi o quello del 95%. Alla fine non conta Ventura, o Martinez o altri, quello che conta è il cuore Toro che vive ogni giorno, quello che conta è il Torino e quello che si deve fare per riportarlo dove deve stare, ovvero ai confini o dentro l’Europa. Per arrivarci o fai grandi investimenti o devi programmare come stiamo facendo. Con Cairo ho iniziato un lavoro cinque anni fa, il presidente mi ha dato la possibilità di fare calcio in un certo modo. Spero di averlo ripagato”.