Tra gli ospiti del Gran Galà Granata c’era anche Riccardo Maspero, protagonista di due ottime stagioni al Toro e ricordato soprattutto per due episodi nel famoso derby del 3-3: il gol del pareggio che ha completato la rimonta granata e, poco dopo, quella buca scavata sul dischetto prima che Salas potesse calciare il rigore che avrebbe potuto permettere alla Juve di passare in vantaggio al 90′.

 

Una volta salito sul palco, la domanda “Come ti è venuto in mente di scavare quella buca?” è stata inevitabile. “Perdere un derby in quel modo non esisteva e poi a me non piace perdere – ha spiegato Maspero – Noi eravamo sotto tre a zero ma sapevamo di avere un grande cuore perché eravamo un gruppo fantastico, con Camolese che ha saputo dare alla squadra un’identità. Venire beffati da un rigore al 90’ sinceramente mi dava fastidio. Nella mia carriera non ho mai visto togliere un rigore concesso e tantomeno alla Juve. Andare a parlare con l’arbitro in quel momento non sarebbe servito a nulla. Nella mia carriera qualche rigore l’ho tirato e ricordo che prima di entrare in campo guardavo che il dischetto fosse a posto, non calpestato. A quel punto ho pensato che l’unica cosa che potevo fare era cercare di andare a disturbare chi calciava il rigore così ho cercato di distruggere tutto”.

 

Maspero, ritirando il proprio premio ha poi raccontanto i suoi inizi in granata. “Io al Toro sono andato in prova, mi sono messo in gioco perché volevo giocare nel Torino che in quel momento rappresentava il rilancio della mia carriera”.

 


La rassegna stampa del 12 maggio 2016

Riuscirà il Toro a finire il campionato nella parte sinistra della classifica?