A sorpresa, al Gran Galà Granata del 10 maggio, si è visto tra il pubblico anche Moreno Longo. L’allenatore della Primavera del Toro è venuto ad assistere al grande evento organizzato da Toro.it e EnneCi Communication, e Jimmy Ghione, mattatore della serata, non ha voluto rinunciare all’occasione per farlo salire sul palco e ringraziarlo personalmente per i grandi risultati che i giovani granata stanno ottenendo in questi anni. Felice per l’inaspettata chiamata, il tecnico ha ammesso che tutti, nella Primavera, sono “Innanzitutto orgogliosi di quello che abbiamo fatto e di questo va dato merito ai ragazzi che si sono prodigati per la vittoria di questo Scudetto che mancava ormai da 23 anni ed è motivo di orgoglio. Adesso ci giocheremo con il Cagliari la possibilità di andare avanti e difendere questo titolo. Ma davvero un applauso va a questi ragazzi che hanno vinto lo Scudetto in modo molto particolare. Prima è stata disputata una finale contro il Chievo persa ai rigori ed è stato visto come un treno passato e si pensava non potesse più ricapitare. Invece questa delusione è stata tramutata dai ragazzi in furore ed è stato messo in campo qualcosa di importante. Questo Scudetto è stato giocato contro realtà importanti, con qualità superiori, che hanno possibilità di investire diversamente dal Toro per questioni di fatturato e di budget“.
“Il campionato Primavera” ha continuato poi Longo, “ha un divario non diverso da quello della prima squadra quindi credo che questo Scudetto non fosse per nulla scontato ma con la caratteristica del non mollare mai, del non dare mai nulla per scontato, si è portato a casa questo titolo prestigioso di cui sono orgoglioso”.
Un pensiero va poi ai giovani che possono avere delle possibilità per il futuro: “Edera ha esordito contro la Roma. Ma innanzitutto credo che se si centrano risultati così importanti il cuore è la base di qualsiasi progetto che una società vuole esprimere ma senza la qualità non si va da nessuna parte quindi se abbiamo centrato risultati così importanti è perché giovani di qualità ci sono e ci saranno. Io dico sempre che per far si che questi giovani si affaccino nel calcio che conta bisogna avere anche un po’ di coraggio, creare loro un percorso che gli permetta di poter sbagliare e edi imparare. Un giovane pronto è un contraddittorio che non mi piace perché un giovane ha bisogno di crescere anche e soprattutto accanto a campioni come quelli passati questa sera che hanno molto da offrire a questi ragazzi”.
Qui in basso, il video della serata.