Prime pianificazioni del Torino di Sinisa Mihajlovic: gli incontri con Cairo già sono avvenuti, e oltre agli aspetti contrattuali (si lavora su base biennale), si è parlato di eventuale costruzione della rosa. Dai possibili nuovi acquisti a, soprattutto, le possibili conferme. Con Ventura probabilmente ai saluti, lo zoccolo duro del Toro non verrà comunque smantellato, ma ripuntellato, secondo le esigenze del nuovo tecnico – e Mihajlovic resta il più papabile – con acquisti mirati per aumentare il tasso qualitativo della rosa e tentare l’approccio all’Europa League. Ma, appunto, è della cosiddetta vecchia guardia che si deve ancora parlare. E a Mihajlovic, dovesse davvero arrivare al Toro, dispiacerebbe molto privarsi di un giocatore in particolare: Nikola Maksimovic.

 

Il centrale serbo è stato, di fatto, scoperto dall’allenatore suo connazionale quando era ct della Serbia: lui decise di selezionarlo per primo e su di lui credette da subito molto, prevedendone un grande futuro. E se questa stagione è stata, come del resto per tutta la squadra, altalenante, ciò non toglie che riuscire a ripartire anche dal difensore classe ’91 sarebbe un aspetto di assoluto valore per il Torino che verrà.

 

Già Cairo, in generale, ha più di un dubbio a lasciar partire quest’anno il giocatore, il cui valore del cartellino è leggermente calato dopo la supervalutazione fatta la scorsa estate (oltre 20 milioni di euro) che fece gelare il Napoli. La richiesta, chiaramente non definitiva, di Mihajlovic ha poi ulteriormente alimentato la possibilità che, alla fine, il difensore possa restare in granata anche per un’altra stagione. Sono tutte valutazioni preliminari, basi di un progetto che vedrà una sua naturale ricostruzione, in caso di partenza di Ventura. Il Toro vorrebbe ripartire da Mihajlovic, e Mihajlovic da Maksimovic. Il giocatore, fresco di rinnovo, potrebbe anche rimanere. Per ora, ogni scenario è possibile.

 


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