In casa Toro, questi, sono giorni caldi per quanto riguarda la questione allenatore, con Ventura ormai ad un passo dall’addio e Mihajlovic sempre più vicino alla panchina granata. Dopo aver sistemato la questione allenatore della Prima squadra, Urbano Cairo dovrà risolvere anche quella riguardante il tecnico della Primavera.

 

“Moreno Longo è un ragazzo eccezionale, bravissimo, con lui abbiamo fatto benissimo e siamo tornati a vincere – aveva detto il presidente del Torino al Salone del Libro – se lui avesse l’offerta della vita e volesse iniziare ad allenare i grandi allora ne parleremo. Ma questo lo dico sperando invece che Longo mi dica di voler restare al Toro, io ne sarei felice perché è un grande allenatore”. Parole di stima da parte di Cairo che ha però anche evidenziato la possibilità di un addio dell’allenatore a fine stagione. Al momento la priorità di Longo, fresco vincitore tra l’altro del prestigioso premio “Maestrelli”, è riportare la sua Primavera alla final-eight per cercare di rivincere lo scudetto. Sabato pomeriggio, al Don Mosso di Venaria e non al Grande Torino come lo stesso tecnico si augurava, il Toro affronterà la Fiorentina nell’ultima partita dei playoff (calcio d’inizio alle 17.30): sarà l’ultimo ostacolo prima della fase finale che si disputerà in Emilia Romagna tra Modena, Sassuolo e Reggio Emilia.
Quando il cammino della Primavera granata terminerà, si spera il prossimo 4 giugno, il giorno della finale scudetto, sarà inevitabile un confronto tra il presidente granata e l’allenatore, che ha ancora un anno di contratto, per valutare le possibilità di continuare ancora insieme.

 

Longo è ormai alla guida della Primavera granata da quattro anni, è sempre riuscito a far qualificare la propria squadra alla final-eight, arrivando due volte in finale nelle tre edizioni precedenti, vincendo uno scudetto ed una Supercoppa Italiana, affrontando e battendo spesso formazioni costruite per vincere e per le quali sono stati fatti investimenti di gran lunga superiori a quelli per la sua squadra. Il tecnico ha inoltre dimostrato di avere tutte le carte in regola per potersi misurare anche con “i grandi”. Nel caso gli arrivasse una proposta interessante, magari dalla serie B, potrebbe decidere di inizare una nuova avventura per compiere un ulteriore passo avanti nella propria carriera.

Le prossime settimane, quando la questione panchina della Prima squadra dovrebbe ormai essere archiviata, saranno quindi decisive anche per quanto riguarda l’allenatore della Primavera.

 


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