Continua a tenere altissima la tensione il Torino di Moreno Longo. La squadra Primavera non può permettersi di abbassare la guardia, nemmeno per un secondo, e dopo la cocente delusione del terzo posto arrivato, di fatto, all’ultimo minuto dell’ultima giornata, Mantovani e compagni hanno già saputo guardare avanti. Schiantato il Cagliari, sulla strada dei granata c’è ora la Fiorentina, che il Toro conosce bene: i viola sono temibili, ma i bravi sono stati i piemontesi a superarli in campionato e a posizionarsi in maniera migliore nella classifica finale.

 

Gli investimenti del club dei Della Valle sono stati notevoli, e la rosa dei toscani ha molta qualità, ma quella a disposizione di Longo ha dimostrato a più riprese di essere competitivi. Inarrestabili, a tratti. Longo, tra l’altro, potrà contare sul gruppo praticamente al completo: esclusi i lungodegenti (se si dovesse passare il turno, però, Debeljuh potrebbe tornare a disposizione) e Origlio, tutti gli altri giocatori sono a disposizione, con il tecnico che potrà scagliere la formazione migliore. Si punterà al classico 4-3-3, con il tridente formato da EderaTobaldoCandellone pronto a dare battaglia alla retroguardia avversaria.

 

Per farlo, ci vorrà tecnica, tattica (che nelle squadre di Longo non manca mai), ma soprattutto cuore. Tanto cuore, grazie anche ai tanti tifosi. Domani, al “Don Mosso” di Venaria, alle ore 17.30 (diretta anche su Rai Sport 1), Mantovani e compagni potranno fare una nuova, piccola impresa. Per poi andarsi a giocare lo Scudetto, che non vogliono lasciare così alla leggera. Un dentro o fuori (si andrà a oltranza, nel caso, fino ai rigori) carico di passione. E il Toro, anche quello più piccolo, con la passione sa andare a nozze. Basta volerlo.

 


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