Nella sua carriera di allenatore Sinisa Mihajlovic ha conosciuto i dolci momenti scaturiti da successi e da annate sopra le righe, come il campionato ai vertici disputato dalla sua Sampdoria, o l’esaltante rimonta del Catania nella stagione 2009-2010, invischiato in zona retrocessione fino al suo avvento, prima di intraprendere la rimonta che portò la squadra alla salvezza. Ma anche le cocenti delusioni che ogni uomo di sport, nell’arco di una carriera, deve saper superare, come l’esonero di quest’anno dalla panchina del Milan. Tutto serve a forgiare il carattere, anche quello di un allenatore che ha saputo preservare l’indomito temperamento che aveva da giocatore, anche nelle vesti di tecnico e gestore di un gruppo. Un dato riconducibile alla capacitĂ  dell’allenatore serbo di saper trasmettere cattiveria e furore agonistico alle sue squadre, è quello legato ai risultati conseguiti nei numerosi derby disputati, sulle panchine di Catania, Sampdoria e Milan. Ai piedi dell’Etna, Mihajlovic ha saputo fare suo l’unico derby disputato, battendo 2-0 il Palermo, ponendo una ciliegina sulla rimonta operata dal Catania in campionato.

 

Anche a Genova non sono mancate le soddisfazioni da derby, con il successo per 1-0 con gol di Maxi Lopez nella stagione 2013-2014, bissato alcuni mesi piĂą tardi dalla vittoria, sempre per 1-0, con la marcatura di Gabbiadini. Nella stagione appena conclusa, la vittoria per 3-0 del Milan nel derby meneghino, ha rappresentato uno dei pochi squarci di luce nella complicata stagione vissuta dal club rossonero. Un biglietto da visita dunque allettante per i tifosi del Toro, che hanno sovente rimproverato al suo predecessore, Giampiero Ventura, la carenza di verve agonistica trasferita alla squadra, negli ultimi derby disputati sotto la sua gestione. Su tutti quello dello scorso dicembre, in Coppa Italia, quando l’atteggiamento troppo remissivo aveva causato una frattura con la tifoseria. 

 

 

 

 


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