Operazione nuovo Torino. La dirigenza granata si sta muovendo alla ricerca di diversi giocatori che possano integrarsi nel nuovo progetto tattico firmato Mihajlovic, sia per la difesa, sia per il centrocampo, sia per l’attacco. E mentre per Ciro Immobile il discorso è ancora nebuloso, meno lo è per quanto riguarda Emanuele Giaccherini, 31 anni appena compiuti, che quest’anno si è particolarmente distinto in quel di Bologna. La società rossoblu lo aveva preso in prestito dal Sunderland, e vorrebbe poter nuovamente contare su di lui anche la prossima stagione.
Ma per adesso il suo cartellino è tornato interamente di proprietà del club inglese, che si guarda intorno per vedere se arriveranno offerte migliori per l’acquisizione del cartellino, valutata tra i 4 e i 5 milioni di euro. Lo stesso sta facendo l’agente del giocatore Valcareggi, che in Italia sta proponendo l’ex Cesena e Juve a diversi club che hanno bisogno di rivedere qualcosa in attacco. Tra questi c’è anche il Toro che, già contattato, non ha risposto di no. Anzi.
Il tutto però si scontra con un possibile “impatto ambientale” del giocatore con la piazza granata, visto il suo trascorso bianconero. Non solo, Giaccherini è stato protagonista nel primo derby della gestione Ventura, in quell’episodio che costò l’espulsione di Glik per un intervento a centrocampo sul quale ancora adesso ci sono dei dubbi. La valutazione del Toro ha molto a che fare anche con questo aspetto: Cairo ha ascoltato la proposta di Valcareggi (che rientra nei parametri del club), ma vuole prendersi il tempo giusto per decidere. Se son rose, fioriranno. Per ora quello di Giaccherini resta un nome nella lista dell’attacco granata. Non un nome qualsiasi, perché se si vorrà chiudere ci si metterà molto poco. Non un nome qualsiasi, per il suo passato alle spalle.