Sei giocatori per due posti. C’è particolare traffico in difesa, dove il Torino cambierà parecchio con l’arrivo del nuovo allenatore, Sinisa MihajlovicMaksimovic, Glik, Bovo, Jansson, Moretti, Silva: è impossibile pensare che tutti loro si ripresenteranno a Torino per il raduno di inizio luglio e che, soprattutto, partiranno alla volta di Bormio per la prima parte del ritiro estivo. Si cambia, allora, per la retroguardia, con alcuni giocatori ai saluti e altri che, forse, arriveranno a puntellare un reparto che più di tutti verrà cambiato con l’insediamento dell’allenatore serbo.

 

Prima di tutto, c’è da monitorare la situazione legata a Maksimovic. Mihajlovic in questi giorni sta costantemente contattando il classe ’91 per convincerlo a restare, dopo averne già parlato con Cairo settimane or sono. Il tecnico granata vuole ripartire da lui, è un suo pupillo e potrà essere il perno della retroguardia del Toro per il prossimo anno: e siccome offerte clamorose per ora non sono state presentate al club di via Arcivescovado, c’è un margine di possibilità che, alla fine, per il terzo anno consecutivo il giocatore resterà all’ombra della Mole.

 

Possibilità che invece molto difficilmente verrà data a Glik, in procinto di salutare il Toro dopo cinque anni intensi. Sul giocatore, ci sono Zenit e Besiktas su tutte, ed è possibile che non appena la Polonia terminerà l’Europeo possa arrivare la firma sul contratto del suo nuovo club. Per Glik, insomma, il capitolo Toro si sta chiudendo, come potrebbe chiudersi quello di Bovo, che ha rinnovato fino al 2017 ma che potrebbe (in caso di sovrannumero) essere ceduto anche a titolo gratuito a una possibile interessata. L’anno scorso, per il classe ’83 aveva fatto un sondaggio il Frosinone, e non è escluso che possa ora arrivare da qualche neopromossa.

 

Per ora è tutto fermo, come per Moretti, che del Toro potrebbe diventare capitano soprattutto se, alla fine, Mihajlovic riterrà la sua presenza in squadra utile anche a livello di spogliatoio. La presenza del giocatore in granata però dipende molto da quella di Gaston Silva: l’uruguaiano deve convincere il tecnico che è pronto a disputare la sua prima stagione in Italia da titolare vero, come centrale mancino al fianco, appunto, di Maksimovic. Se così fosse, allora Moretti sarebbe il suo naturale sostituto. Parimenti, se Mihajlovic non fosse del tutto convinto, il Toro virerà su un altro potenziale titolare da schierare a fianco del centrale serbo (che, chiaramente, in caso di cessione dovrà essere adeguatamente rimpiazzato): nomi e proposte, per ora, ce ne sono parecchi. Ma l’ultima parola spetterà all’allenatore, al quale Cairo ha dato in mano interamente il progetto per il dopo Ventura.

 

Infine, Jansson. Il centrale svedese non vede l’ora di allenarsi con il suo nuovo allenatore. Difficilmente verrà ceduto, molto più probabilmente sarà il sostituto di Maksimovic – nel caso dovesse restare – o del nuovo titolare sul centro-destra. Si giocherà tutte le sue carte, per farsi notare da Mihajlovic e disputare un numero maggiore di partire, rispetto alla stagione appena conclusa. Su sei giocatori, quindi, almeno due probabilmente partiranno. La rivoluzione più grande del Toro partirà dalla difesa, portiere compreso. I lavori sono appena cominciati.

 


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