Ancora un rinvio, ma porte tutt’altro che chiuse. Il Toro insiste per Adem Ljajic: è il tassello mancante, il suo definitivo “sì”, per mandare in porto una duplice, grossa, operazione con la Roma, che prevede anche l’acquisto a titolo temporeneo di Iago Falque, per adesso legato a doppia mandata alla trattativa con il serbo. Due rinforzi importanti per l’attacco del Torino che sarà, ne sono tutti consapevoli. Per questo, nonostante resti ancora la distanza economica tra le parti, Cairo continua a inisistere con l’agente del giocatore, Ramadami, affinché la trattativa vada in porto.

 

L’entourage dell’ex Fiorentina (che segue molto da vicino tra l’altro il procedere della trattativa) preferirebbe che il Toro alzasse l’offerta di base dell’ingaggio, ai quali aggiungere lauti bonus che già sul piatto sono stati posti: dai gol, al posizionamento in classifica, e simili. Ma Cairo non vorrebbe andare oltre il milione e mezzo di euro annuali, bonus inclusi, o poco più, anche per non andare a rompere gli equilibri interni dello spogliatoio.

 

Tutto questo avveniva nella giornata di ieri: uno stallo che non lasciava presagire a nulla di cattivo, in verità, ma nemmeno a spiragli particolarmente positivi. Uno stallo, appunto, che però il Toro vuole presto superare. Ed è per questo che a scendere in campo, direttamente, è stato Sinisa Mihajlovic: il tecnico sta cercando di far capire al giocatore quanto importante sarebbe il suo innesto nella nuova rosa, e soprattutto quali reali prospettive avrebbe lui di tornare davvero alla ribalta, dopo qualche stagione troppo opaca per il suo talento. Il classe ’91 ci pensa, il Toro continua il pressing asfissiante. Restando in vantaggio su tutte le altre pretendenti. La piccola telenovela di mercato continua, riuscire a concluderla non è impresa disperata o impossibile. Ma ci vorrà ancora parechcio lavoro da fare, a partire da oggi.

 


Il Bologna chiama il Toro: idea Obi a centrocampo

La rassegna stampa del 28 giugno 2016