Riuscire a racimolare denaro anche dalla cessione di giocatori da tempo fuori dai progetti tecnici, è uno dei compiti forse più ardui, ma non per questo meno importanti. Negli ultimi giorni si sono intensificati i contatti tra il Torino e l’Indipendiente, per il trasferimento di Sanchez Mino, giocatore prelevato dal club granata nell’estate 2014, dal Boca Junior. L’operazione costò complessivamente 3,2 milioni di euro ma, dopo il precoce debutto in campionato contro l’Inter, per il centrocampista è iniziata una parabola discendente che lo ha portato ai margini della rosa.

 

Sono iniziati così quei movimenti di mercato che hanno spostato il giocatore prima in Argentina all’Estundiantes, poi al Cruzeiro in Brasile, sempre con la formula del prestito. Ma il tour sudamericano di Sanchez Mino, sembra non essere ancora finito. Un paio di settimane orsono, il direttore sportivo dell’Independiente, Jorge Damiani, ammise candidamente l’interesse del club per il centrocampista granata, rivelando l’esistenza di una trattativa ben avviata, per l’acquisizione a titolo definitivo del giocatore.

 

Gli ultimi sviluppi, sembrerebbero aver indirizzato l’operazione sui binari di un prestito con diritto di riscatto, anche se non è da escludersi la richiesta del Toro, o di tramutare il diritto in obbligo, o di rendere il prestito oneroso, così da attutire gli effetti di quella che fino ad ora ha i crismi di una minusvalenza, mettendo allo stesso tempo in cascina un gruzzolo utile al mercato in entrata.

 

 

 

 

 


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