Telenovela infinita. E non ancora conclusa. È tutto un rincorrersi di voci, intorno al futuro di Adem Ljajic: acccetterà o meno il Torino? Una risposta, appunto, si attende. E continua a non arrivare. Certo, il continuo prendere tempo non depone a favore dell’attaccante serbo in forza alla Roma, che ha trovato l’accordo con il Torino e per la sua cessione a titolo definitivo, e per quella, a titolo temporaneo ma con diritto di riscatto già prefissato, per Iago Falque, in attesa di diventare granata.
Le operazioni restano ancora legate, e Cairo insiste per riuscire a mandarle entrambe in porto e regalare a Mihajlovic due pedine molto importanti per l’attacco che verrà. Ma le pretendenti, soprattutto per l’ex Fiorentina, sono tante, ed è anche per questo motivo che prima di accettare la proposta dei piemontesi, che corrisponderebbe anche a una cospicua riduzione dell’ingaggio (si lavora su base quinquennale), il giocatore vuole guardarsi intorno. Schermaglie legittime in fase di trattativa, con il Milan del neotecnico Montella interessato – ma per ora non ancora mosso ufficialmente -, con la Fiorentina sullo sfondo e con le piste estere (idea Celta Vigo) da non dimenticare.
Insomma, Ljajic prende tempo, ma il Toro non vuole più aspettare oltre un certo limite, e da un lato insiste perché, tramite l’agente, l’ex Inter possa accettare un trasferimento che gli permetterebbe, almeno nell’immediato, un rilancio e un ruolo da protagonista che altrove probabilmente avrebbe di meno.
Si apre un’altra settimana, e la sensazione è che possa essere decisiva: o dentro o fuori, insomma. Anche perché, in caso di rifiuto, il Toro dovrà cercare un sostituto. Ancora per qualche giorno, si aspetterà. Senza rilanci di sorta, ma con la speranza di riuscire a fare incastrare lo stesso il tutto. Non sarà facile, ma nemmeno impossibile. E la trattativa va avanti.